Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CANONERO
Milena Torino. Costumista. Tre Oscar: nel 1975 per Barry Lyndon (regia di Stanley Kubrick), nel 1981 per Momenti di gloria (Hugh Hudson), nel 2006 per Maria Antonietta (Sofia Coppola) • «Dopo aver studiato a Genova arti e storia del costume, la Canonero si trasferì a Londra, attratta come tanti della sua generazione dal richiamo della libertà creativa e della fantasia al potere che arrivava dalla swinging London degli
anni Sessanta. Gli inizi non furono proprio facili finché, con il suo compagno di allora, Riccardo Aragno inviato della Stampa che aveva
cominciato a tradurre i film di Kubrick per il doppiaggio italiano, non entrò nel ristretto giro di amici del grande regista, che cominciò a impegnarla in vario modo, da fotografa di ambienti a selezionatrice di
comparse. Ci vollero le intuizioni per i costumi di
Arancia meccanica per conquistare definitivamente la fiducia del regista. Come l’idea della bombetta e del bastone da passeggio di Malcolm MacDowell che la
Canonero usò “come elementi ironici del costume della borghesia inglese. La bombetta, classica
dell’establishment britannico, in testa al capo di una gang di strada, acquista un
aspetto lugubre e minaccioso. Per l’abbigliamento bastava guardarsi intorno: allora i ragazzi erano vestiti senza
regole, con uniformi militari confuse oppure secondo la moda edwardiana. Per
Alex trovai un cappottone napoleonico tipico di Carnaby Street”. Il trionfo fu con
Barry Lyndon, in cui i costumi, con le scenografie di Ken Adam sono tra i protagonisti del
film - ispirati “alla pittura minore inglese, irlandese e tedesca» (Maria Pia Fusco).