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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

CANINO

Fabio Firenze 15 agosto 1963. Conduttore tv. Ex “iena”. Tra i suoi programmi Cronache marziane, Frankestein, Votantonio • Da ultimo Celebrity su Sky Vivo, «uno dei pochi reality veri, dove i concorrenti non erano scelti per la bellezza
ma perché avevano qualcosa a dire» • Dal 2008 conduttore di StarSystem su Radio Monte Carlo • Nel 2006, con Roberto Mancinelli, ha scritto Raffa-book (Sperling&Kupfer) dedicato a Raffaella Carrà • Figlio del musicista Emanuele e della casalinga Anna, da bambino sognava di fare
il circo: «Guardavo i trapezisti e mi dicevo che sarei diventato come loro». A un certo punto si mise in testa di suonare il pianoforte, ma «dopo un’ora di solfeggi mi resi conto di non essere diventato Bernstein e mollai tutto.
Ancora me ne pento». Dopo il diploma in Scienze turistiche (parla inglese, francese e tedesco) fece
il militare, studiò recitazione a Milano e poi andò un anno a New York. Tornato in Italia cominciò a fare teatro («mettevo in scena testi americani che traducevo io»), quindi il debutto in tv con programmi per bambini. Nel 1997 Maurizio Ponzi lo
volle nel ruolo di un riccone in
Fratelli coltelli: «Andai a fare il provino in una sorta di scantinato. Mi sembrava una mezza
fregatura, invece dopo qualche tempo Ponzi mi chiamò e mi raccontò che gli ero piaciuto per via di una battuta: “In vita mia non sono mai salito su un gommone, ma sempre su uno yacht”» • Gay dichiarato, già da bambino «sentivo che ero diverso dagli altri, ma non capivo perché. Certi adulti mi compativano o mi prendevano in giro, mi davano del deboluccio
o del poveretto. Questo mi faceva paura e mi faceva male, mi chiedevo che cosa
avessi di diverso. A Firenze, nel bar dove compravo le caramelle, il barista mi
prendeva in giro senza che ne capissi il motivo. Smisi di entrarci. Ci passavo
davanti correndo». Questa è una storia da libro Cuore. Ne racconti una da orgoglio gay. «Una sera, al ristorante, avevo come vicino di tavolo un gradasso brutto, unto,
grasso, che voleva attirare l’attenzione di una ragazza prendendo in giro me. Io mi alzo, dico a lei: “Guardi che il suo amico sta cercando di farle capire che sono frocio. Però i gay hanno tanti difetti, ma anche gusto e a lui non lo guarderebbero neanche
se fosse l’ultimo uomo sulla Terra”» (a Candida Morvillo) • «Il vero sdoganamento sarà quando per par condicio dovremo scrivere: “Gerry Scotti virgola etero dichiarato”. Oggi gli omosessuali sono di moda. Li infilano apposta nelle fiction e nei
reality. Agogno il momento in cui la nostra presenza non farà più notizia» • «Walter Veltroni è “er Kennedy de noantri”, Rosy Bindi “la Evita dei poveri”. Io non voto» (nell’imminenza delle primarie del partito democratico) • Goloso di dolci e primi piatti, «purtroppo tutti, se ne potessi indicare qualcuno in particolare sarei già un pezzo avanti», sta a dieta senza successo «dal 1963, l’anno in cui nacqui». Sa cucinare e lavare, non è capace di stirare • Definisce la sua attuale situazione sentimentale «come quella della Parmalat, della Cirio, dell’Alitalia. Molto italiana»: «Speriamo che arrivi un salvatore». Come dovrebbe essere questo salvatore? «Non lo so, da un salvatore mi aspetto almeno l’effetto sorpresa…». [Roberta Mercuri] [acx]