Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CALOGERO
Pietro Pace del Mela (Messina) 1940. Magistrato. Quello che il 7 aprile 1979 autorizzò l’arresto dei leader di Autonomia operaia Oreste Scalzone, Franco Piperno, Toni
Negri ecc. • «Sull’ordine di cattura sono due i capi d’imputazione portanti: l’aver costituito una banda armata e aver attentato alla sicurezza dello Stato per
aver dato vita alle Brigate rosse e avere organizzato Potere operaio e
Autonomia operaia. Responsabili, quindi, di omicidi, sequestri di persona,
incendi. Non viene contestato nessun omicidio, nessun sequestro di persona,
nessun fatto specifico. Quello che subito viene definito dalla stampa
garantista - allora più che marginale - “teorema Calogero” consiste proprio in questo, nell’aver impostato un procedimento giudiziario senza alcuna contestazione di reato
circostanziato e - qui è il centro del teorema - configurando un’assoluta omogeneità di comando, e quindi di responsabilità penali personali, tra l’area della Autonomia e le Brigate rosse. Questo “teorema”, è bene ricordarlo, troverà poi un’assoluta smentita nel suo percorso giudiziario: dei dodici arrestati su
iniziativa di Pietro Calogero ben sette saranno poi assolti in secondo grado
(assoluzione poi confermata dalla Cassazione) mentre cinque (tra cui Toni
Negri, Oreste Scalzone e Franco Piperno) vedranno le proprie condanne
confermate, ma non sulla base delle accuse impostate contro di loro da
Calogero, ma perché queste erano state circostanziate da altre procure con contestazioni specifiche» (Il Foglio)
• Procuratore a Padova, nel novembre 2007 firmò un avviso di garanzia per Massimo Bitonci, sindaco leghista di Cittadella
autore della cosiddetta ordinanza «antisbandati» (inchiesta per “usurpazione di funzione pubblica”).