Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CALDAROLA
Peppino (Giuseppe) Bari 9 settembre 1946. Giornalista. Ex direttore dell’Unità (1996-1998, 1999-2000). Già portavoce del segretario ds Piero Fassino, e prima ancora collaboratore di
Enrico Berlinguer, nel 2001 e 2006 fu eletto alla Camera (Ds). «Da una polemica o si esce vincitori o si esce sconfitti. Il pareggio non esiste» • «Socialista di tradizione comunista» (Il Foglio), tra i più scettici alla nascita del Pd («una semplice somma di nomenclature e di partiti personali, sindaci, assessori,
golden share emiliana»), nel 2008 non è stato candidato: «è un epilogo naturale. Questi sei anni non sono stati un granché, mi hanno fatto parlare solo cinque volte in aula di cui tre in piena notte». Si è vendicato sparando bordate dal blog “Vaicolmambo”
• «Mia madre era un’operaia alla manifattura tabacchi, sezione sigari. Quando ebbe lo scatto sociale
diventò commessa dell’Upim. Mio padre era un operaio che dopo la guerra studiò e divenne impiegato alla Banca d’Italia. Una vita difficile. Mio padre si indebitò con gli usurai per salvare mia sorella malata di cuore. E alla fine dovette
regalare la propria casa agli usurai. Forse da qui deriva la mia combattività»
• è stato presidente dell’associazione interparlamentare amici di Israele • Sposato con Emanuela, tre figli • Milanista.