Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CALABRESI
Mario Milano 17 febbraio 1970. Giornalista. Di Repubblica. Figlio del commissario
Luigi (assassinato il 17 maggio 1972, vedi BOMPRESSI Ovidio, MARINO Leonardo, PIETROSTEFANI Giorgio, SOFRI Adriano), fratello di Paolo, Luigi e Uber (Uber è nato da un secondo matrimonio della madre Gemma Capra con Tonino Milite): «Spararono a mio padre alle 9.15 mentre apriva la portiera della Cinquecento blu
di mia madre. Era appena uscito di casa, dopo vari tentennamenti che lo avevano
portato a rientrare per ben due volte, la prima per sistemarsi il ciuffo, la
seconda per cambiarsi la cravatta» • Ha raccontato la sua storia in Spingendo la notte più in là (Mondadori 2007): «Non racconta soltanto sé e il proprio lungo lutto di bambino, di adolescente e poi di uomo, elabora
anche i lutti degli altri, delle vittime dimenticate, cancellate, talvolta
irrise e spesso umiliate nell’abbandono. Lo fa cogliendo struggenti particolari minimalisti, un nome storpiato
di vittima anonimizzata dalla sciatteria, una battuta feroce in un salotto di
Portofino, la persistenza di una lingua dell’odio ormai slegata da una stagione tramontata eppure ancora viva nell’orizzonte malato di molti forsennati» (Il Foglio).
[abm]