Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CAIRO Urbano Milano 21 maggio 1957. Editore. Padrone del Torino. «Silvio Berlusconi ha detto che se rinascesse vorrebbe essere Kakà
CAIRO Urbano Milano 21 maggio 1957. Editore. Padrone del Torino. «Silvio Berlusconi ha detto che se rinascesse vorrebbe essere Kakà. E lei?». «Io vorrei essere Berlusconi» (da una puntata di Sky calcio show) • «Milanese di origini alessandrine. Mio nonno e mio zio facevano gli agricoltori». Laureato alla Bocconi, lavorò per Berlusconi in Publitalia e alla Mondadori: «Edilnord. 8880. Un centralone. “Mi passa il dott. Berlusconi?”. Mi passano la segretaria. “Signora buongiorno, sono uno studente della Bocconi, vorrei parlare col dott. Berlusconi”. “Se vuol dire a me io riferisco senz’altro”. “No, guardi, vorrei parlare con lui, richiamerò”. Metto giù e ci ripenso. Due ore dopo richiamo. Di nuovo la segretaria. “Signora, sono sempre io. Ho due idee eccezionali che vorrei spiegare al dottor Berlusconi. Se lei non mi permette di parlare con lui, lei rischia davvero di fargli un danno”. Mi fissò un appuntamento con Marcello Dell’Utri. E poi con Berlusconi». In proprio dal 1995, oggi dirige un gruppo che opera nella raccolta della pubblicità e nell’editoria. La Cairo Communication, società capogruppo quotata in Borsa, controlla Cairo Editore (periodici e libri), Editoriale Giorgio Mondadori, Cairo Pubblicità, Cairo Directory, Cairo Web, Cairo Sport. Ha aggiunto alle testate storiche della Giorgio Mondadori (Airone, Bell’Italia ecc.) nuovi magazine popolari che sono andati all’attacco delle corazzate del settore: DiPiù e DiPiù Tv, dirette da Sandro Mayer (strappato alla Rusconi dove dirigeva Gente), e Diva e donna, diretto da Silvana Giacobini, che alla Mondadori dirigeva Chi • Da tangentopoli (falso in bilancio) uscì con un patteggiamento («Ritenevo fosse la cosa più giusta pur non avendo fatto nulla») • «Quando è nata Cairo pubblicità non avevo neanche l’ufficio: c’ero solo io, il telefonino e un’idea: mettere in piedi una concessionaria diversa. Più focalizzata: poche cose ma fatte bene. E multimediale, per offrire un pacchetto completo» • L’acquisto del Torino avvenne alla fine del campionato 2004-2005. La squadra aveva conquistato la serie A, ma una fidejussione del proprietario Francesco Cimminelli risultò fasulla. Ergo: fallimento e titolo sportivo a disposizione di chi lo voleva. Rintuzzato il tentativo di un imprenditore laziale, Luca Giovannone, forse prestanome di Claudio Lotito, Cairo - sostenuto pienamente dal sindaco, dalla Stampa e dai tifosi - riuscì a rifondare la società • Da giovane giocava a calcio: «Ero un “veneziano”, un’ala destra dribblomane. Mi ispiravo a Claudio Sala, il Poeta del Toro dello scudetto 1976» • Sposato in terze nozze (dopo Tove Hornelius e Anna Cataldi) con Mali Pelandini, madre di tre dei suoi quattro figli • «Il primo voto l’ho dato alla Dc, nel ’75, quando c’era Benigno Zaccagnini. Poi ho cambiato. Non ho mai votato per il Msi o per la Lega. Forza Italia? L’ho votata nel ’94» (nel 2005). [abk]