Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CAIO Francesco Napoli 23 agosto 1957. Manager. Dal settembre 2006 in Lehman Brothers come vicepresidente per l’investment banking in Europa, dall’ottobre 2007 è anche presidente dell’European Advisory Board
CAIO Francesco Napoli 23 agosto 1957. Manager. Dal settembre 2006 in Lehman Brothers come vicepresidente per l’investment banking in Europa, dall’ottobre 2007 è anche presidente dell’European Advisory Board. Si fa il suo nome come amministratore delegato di Telecom (giugno 2007) e di Endemol (gennaio 2008). Nel febbraio 2008 il governo inglese l’ha incaricato di pensare il futuro della banda larga in Gran Bretagna: «Mi hanno chiesto se il Paese è pronto a cogliere le nuove opportunità tecnologiche in termini di servizi multimediali per cittadini e imprese; o se, al contrario, ci sono ostacoli da rimuovere. Ostacoli tecnici, economici o regolamentari». A settembre 2008 ha consegnato i risultati, disponibili sul sito www.berr.gov.uk. Dopo il fallimento di Lehman Brothers (22 settembre 2008) si parla di lui come del possibile amministratore delegato della newco a cui dovrebbe essere conferita la rete di Telecom • Laurea in Ingegneria elettronica al Politecnico di Milano, due Master in Business, è «uno dei più esperti manager di telecomunicazioni in Europa» (Enrico Franceschini) • Inizi alla Olivetti e alla Sarin (gruppo Stet); cinque anni in McKinsey (1986-91) a Londra (sposa la figlia di un ambasciatore: due figli). Dal 1991 assistente di De Benedetti, che nel 1994 lo incarica di fondare Omnitel. Il 4 luglio 1996 torna come amministratore delegato di Olivetti, che ha il bilancio in rosso da cinque anni. Scontro immediato sulla semestrale: indagine della Consob e della Procura di Ivrea. A settembre se ne va, rompendo i rapporti con De Benedetti («L’unico incidente di percorso che mi imputo è stato portare in Olivetti Francesco Caio»). Due mesi dopo è chiamato come amministratore delegato alla Merloni: per la prima volta un manager esterno affianca Vittorio, il leader di famiglia, nel vertice aziendale: «Merloni voleva un uomo di rottura con la cultura padronale, per andare verso la Borsa. E Caio ha fatto leva sulle sue caratteristiche personali, un forte carisma accompagnato da cultura dell’innovazione» (Alberto Amaglio). Nel gennaio 2000 si dimette dalla carica, ma rimane nel cda; è alla guida di Netscalibur (ne detiene il 5% del capitale insieme a Vittorio Merloni), nuova società Internet costituita da Morgan Stanley. Il 4 aprile 2003 Cable & Wireless, il secondo gruppo di telecomunicazioni britannico, lo chiama per risanare i bilanci. Nel maggio 2005, dopo tre anni di perdite, annuncia un utile di 302 milioni di sterline • «La cosa bella di Francesco Caio è che, nonostante la brillante carriera, non ha mai mutato il suo look. Che è sempre quello di un Eta Beta stempiato, larghi occhiali e abiti scuri, baffi e barba cortissima a coprirgli il sottogola da orecchio a orecchio» (Valeria Sacchi).