Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
CAFISO
Francesco Vittoria (Ragusa) 24 maggio 1989. Sassofonista. «Uno dei talenti più precoci nella storia del jazz» (La Stampa) • «Chi lo ha sentito suonare, non è stato avaro con le definizioni: Mozart del sax, reincarnazione di Charlie
Parker, fenomeno geniale, wonder boy» (Roberto Fiori) • «La prima volta che ho ascoltato il suono del saxofono avevo sette anni, ed era
alla radio. Non ricordo il musicista, forse era Phil Woods. Ho chiamato mio
padre e gli ho detto: “Io voglio suonare così” e lui mi ha comprato lo strumento» • Prime lezioni a Catania, a nove anni era già sul palco con musicisti come Bob Mintzer, Maria Schneider, Gianni Basso. Poco
dopo la svolta, l’incontro che ha cambiato il corso della sua già promettente carriera: «è stato il grande trombettista di New Orleans, Wynton Marsalis, che, dopo avermi
ascoltato al Pescara Festival Jazz nel 2002, mi ha voluto al suo fianco l’anno dopo nel suo tour europeo. Passare un mese al suo fianco è stato più formativo che trascorrere anni di studio a Berkeley o al Blue Lake Fine Arts
Camp. Mi ha trattato sempre come un adulto, non come un fenomeno, cosa che mi
avrebbe potuto creare grande imbarazzo»
• «Il padre Angelo è agrotecnico, la madre Maria casalinga, e il jazz lo hanno imparato dal figlio. “Lui ci ha fatto ascoltare i primi dischi di blues”, dice orgoglioso Angelo Cafiso, sottolineando però che “un po’ di solfeggio glielo avevo insegnato quando ancora non andava a scuola”» (Claudia Voltattorni). [abg]