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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BRILLI

Nancy (Nicoletta) Roma 10 aprile 1964. Attrice. Tra i suoi film: Compagni di scuola (1988, regia di Carlo Verdone), Italia-Germania 4-3 (1990, Andrea Barzini). Grande successo con le serie tv Commesse e Il bello delle donne. «Bionda con gli occhi gialli, e una faccia felina alla Shirley McLaine» (Egle Santolini) • «Sono cresciuta senza madre, perché la mia è morta quando ero piccolissima, e le sue veci le ha fatte mia nonna, dicendomi
che dovevo sempre guardare in alto, tanto che ero convinta che un giorno sarei
diventata imperatore, e poi ho scelto l’indipendenza da una famiglia borghese e tradizionalista, ho attraversato tutte
le fasi di una vita non facile. Prima una specie di buco di casa in subaffitto,
poi i miei lavori di grafica portati in giro perché pensavo che quello fosse il mio futuro, e poi quel provino con Pietro Garinei
per
Se il tempo fosse un gambero con Enrico Montesano, e io scelta fra oltre mille, cominciando un’esistenza tutta diversa» • Restò con Montesano dal 1987 al 1989. In realtà era già stata lanciata da Pasquale Squitieri: faceva la parte di Miriam Petacci nel
film Claretta (1984) • Fama di antipatica • «Una decina d’anni fa la Sisal, quella dei concorsi, la volle per rappresentare la Dea
bendata: biondissima, avvolta d’oro, allegrissima» (Claudia Voltattorni) • Nel 2008 Un’estate al mare, film di Carlo Vanzina. Nel 2007 Donne sbagliate, fiction di Canale 5 con Manuela Arcuri e Virna Lisi, poi il film Natale in crociera di Neri Parenti, con Christian De Sica. Il contributo più originale è però forse quello in Caterina e le sue figlie (sempre per Canale 5) in cui interpreta Renata, una donna che dopo la
gravidanza risulta più grassa di 30 chili. Per la parte ha dovuto indossare tre imbottiture di
gommapiuma, da 100, 85 e 70 chili, sottoporsi a tre ore quotidiane di trucco e
lasciarsi spalmare viso e décolleté con un gel di silicone: «Una tortura. Il silicone, con il calore del corpo, si fluidifica e penetra,
assecondando la mimesi facciale». I danni alla pelle sono stati affrontati con una crema fornita dal suo
compagno, chirurgo plastico. «L’idea di stravolgermi mi piaceva da pazzi. Renatona è tenera: inciampa, casca, si incastra in macchina»
• Ha raccontato di aver compreso, grazie a quella parte, il dramma delle persone
obese: «Quando, durante le riprese, mi capitava di andare in giro tra un ciak e l’altro così camuffata non venivo riconosciuta. Mi sono resa conto allora della
discriminazione di cui sono vittime queste persone. Dovevo chiedere le cose più volte per essere ascoltata, considerata o servita e, se salutavo, mi si
rispondeva con distacco. Non ci si rende conto di quali privilegi abbiano i
belli» (Alberto Anile)
• è anche pittrice e nel 2007 ha tenuto personali al Vittoriano di Roma e a Ca’ Vendramin a Venezia. Protagonista dei dipinti, la donna: «Con il suo malessere, la sua scomodità di vivere, la voglia di essere sempre altrove». Ha venduto molti quadri? «Finora una decina». Anche a personaggi famosi? «Uno ce l’ha Maurizio Costanzo. Poi, mi ha chiesto un ritratto Alessandra Martines. Le ho
domandato: ti posso ritrarre cattiva? Lei ha accettato e gliel’ho regalato»
• Ha confessato nel salotto di Costanzo di aver avuto un periodo di depressione
durante il quale si feriva. Racconta che dopo le arrivarono tante lettere di
persone che avevano vissuto le sue medesime difficoltà. In quella stessa epoca, per puro spirito autodistruttivo, rifiutò uno spettacolo con Gaber e un invito a cena di Woody Allen • «Sono stata battezzata ma non vado in chiesa perché mi provoca delle crisi di pianto difficili da sopportare. Forse in un altro
tempo mi avrebbero bruciata come una strega, ma invece è il rito che provoca in me una commozione violenta» • è stata sposata con Massimo Ghini e col regista Luca Manfredi, figlio di Nino,
dal quale ha avuto Francesco. Una tormentata storia con Ivano Fossati, infine
il chirurgo plastico Roy De Vita (Napoli, 16 novembre 1957). [zp]