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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BORDON

Willer Muggia (Trieste) 16 gennaio 1949. Politico. Sottosegretario ai Beni culturali
nel Prodi I (1996-1998), ministro dei Lavori pubblici nel D’Alema II (1999-2000). Da ministro dell’Ambiente nell’Amato II (2000-2001) condusse una dura battaglia contro Radio Vaticana per la
questione dell’Elettrosmog. Eletto senatore nel 2006, nel 2007, contrario alla fusione con i Ds
nel Pd, lascia la Margherita per fondare con Roberto Manzione l’Unione Democratica per i consumatori. Dimissioni nel gennaio 2008 («Mi dimetto dalla casta») e candidatura a sindaco di Rom
a (non eletto) • «C’è una metafora che ripeto da tempo: il campo è pieno di fango, le strisce sono coperte, i giocatori hanno le maglie lorde e il
loro colore non si distingue più. Fare politica è impossibile...» • Figlio di un «comandante partigiano della Brigata Garibaldi, che si sedeva alle riunioni con
gli jugoslavi mettendo la pistola sul tavolo» (Francesco Verderami), «ha esordito come deputato comunista, ha subito sbandierato una bizzarra
vocazione libertaria iscrivendosi anche ai radicali di Marco Pannella: caso
senza precedenti per un militante del Pci, che gettò nella costernazione la vecchia guardia del partito. Ma si è esibito pure come animatore di vari movimenti: ha benedetto i referendum di
Mario Segni, è stato la levatrice di Alleanza democratica, si è accoppiato con Antonio Di Pietro per dar vita all’Italia dei Valori» (Guido Quaranta)
• «Quante vite ha un gatto? Willer Bordon ne ha una in più. è il politico più itinerante d’Italia: sette partiti e mai un graffio» (Antonello Caporale) • «Mi trovo male nei partiti. Consegnare la testa alle segreterie, a me non va.
Sono i geni del mio nonno anarchico» • «Presenzialista, esternatore infaticabile e roboante, vanesio (“che male c’è?”), a 27 anni Bordon era il più giovane sindaco d’Italia e Muggia lo ricorda per i festival di cinema e l’invenzione dei centri estivi. Non s’è mai negato nulla, ha pure indossato i panni di segretario di una sezione del
Pci in Mario, Maria e Mario di Ettore Scola. Nel 2004 Novella 2000 lo ha ritratto mentre faceva le
flessioni appeso alla pergola di un relais di Monopoli. Titolo: “Ci vuole un fisico bestiale”. Per mantenerlo va in palestra tre volte alla settimana, “programma tosto” che prevede, tra l’altro, 12 serie di pettorali con pesi da 55 chili. “D’Alema fa 500 addominali al giorno? Non sa di cosa parla”» (Monica Guerzoni) • Sposato con l’attrice Rosa Ferraiolo, «calabrese quarantenne dai capelli scuri e dal sorriso caldo» (Maria Grazia Bruzzone). Colpo di fulmine a metà anni Novanta. Ad inizio 2008 L’espresso fece balenare il dubbio che si fosse battuto in difesa della fiction
Rai Incantesimo (il direttore di rete Fabrizio del Noce ne chiedeva la soppressione perché sosteneva costasse il doppio della serie Derrick, pur facendo ascolti minori) in cambio di una parte per la moglie. Qualche mese
dopo sempre L’Espresso sostenne che qualcuno vicino a Berlusconi avesse lavorato per far avere
a sua moglie quella parte e spingere lui, senatore del centrosinistra, a
saltare il fosso e far cadere Prodi: «Certo, in quel periodo sono stato oggetto di tutte le attenzioni e le tentazioni
del mondo. Ma ricordo che mia moglie non ha mai fatto un provino per Incantesimo e, anzi, da un anno è totalmente disoccupata» • Soprannominato Tex Willer, sta preparando un libro di confessioni: «Tutto ciò che ho visto nelle segrete stanze. Qualcosa di veramente esplosivo» • Due figli (Raniero e Valentina).