Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
BOMPRESSI
Ovidio Massa (Massa Carrara) 16 gennaio 1947. Ex militante di Lotta continua.
Condannato a 22 anni per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi, insieme ad Adriano Sofri e a Giorgio
Pietrostefani (processo scaturito dalle dichiarazioni del pentito Leonardo
Marino e conclusosi dopo molti anni tra dubbi e polemiche), fu graziato dal
presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 31 maggio 2006 (nel 2004 il
predecessore Carlo Azeglio Ciampi era stato bloccato dall’allora ministro della Giustizia Roberto Castelli). La famiglia del commissario
Calabresi — la vedova Gemma Capra e i tre figli (uno dei quali nato dopo la morte del
padre) — si lamentarono per i modi: neanche una telefonata per spiegare o almeno
avvertire del provvedimento. Il sottosegretario di Clemente Mastella, Luigi Li
Gotti, che era anche avvocato dei Calabresi, spiegò che «la grazia a Bompressi era ormai un atto dovuto e non più un atto politico»
• Vive a Massa con la moglie Giuliana Brogi. Hanno una figlia, Elisabetta, nata
nel 1962, che fa la geologa.