Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
BOFFO Dino Asolo (Treviso) 19 agosto 1952. Giornalista. Direttore di Avvenire (dal 1994) • «Così bianco, raccontano ridendo gli amici, che il padre camionista (coincidenza: come il papà di Angelo Scola) era l’unico a girare con l’autocarro tappezzato con una sola donnina: la Madonna
BOFFO Dino Asolo (Treviso) 19 agosto 1952. Giornalista. Direttore di Avvenire (dal 1994) • «Così bianco, raccontano ridendo gli amici, che il padre camionista (coincidenza: come il papà di Angelo Scola) era l’unico a girare con l’autocarro tappezzato con una sola donnina: la Madonna. Nato nel borgo di Onè di Fonte, adagiato sotto i colli asolani, crebbe attaccato alle tonache dei preti: chierichetto, dottrina, processioni, ping pong all’oratorio, novene mariane, cori in latino (“Eia ergo, advocáta nostra, / illos tuos misericórdes...”) e scuola dai preti al mitico istituto Filippin di Paderno del Grappa. Mandato a farsi le ossa a Ro ma, dove finì ancora giovanissimo a capo dell’Acr (Azione cattolica ragazzi) che allevava i lupetti, i pionieri dell’associazionismo religioso. Nella sua chiesa è rimasto sempre. Salendo di gradino in gradino, di sagrato in sagrato, di pulpito in pulpito. Prima responsabile trevisano dell’Azione cattolica, poi direttore del diffusissimo settimanale diocesano La vita del popolo, poi vicedirettore di Avvenire e infine direttore» (Gian Antonio Stella) •Durante la campagna elettorale del 2008 andò al Tg1 per perorare la causa di Casini, con cui Berlusconi non intendeva imparentarsi sulla scheda elettorale (pretendeva la confluenza). Il gesto fu interpretato come una pressione di Ruini sul Cavaliere. [vk]