Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BIGNARDI

Daria Ferrara 14 febbraio 1961. Conduttrice tv. Adesso de Le invasioni barbariche (La7). Premiolino 2006 e Telegatto 2007 • «Mia madre faceva la maestra, mio padre il rappresentante. Ferrara mi stava molto
stretta, era deprimente e nociva» • Liceo classico al Ludovico Ariosto (lo stesso di Vittorio Sgarbi), Università a Bologna, al Dams: «Io ero una ribelle. Quello era il posto dei finti alternativi, tutti ragazzotti
con gli anfibi da 250.000 lire, il chiodo da 600 mila e l’appartamento pagato da mamma e papà». Genitori molto anziani e di destra, ha detto che era «in quella certa onda, new wave, punk, ero un’arrabbiata». A 22 anni perse il padre. «Ero legatissima a lui. Quando succede una cosa del genere sei costretta ad avere
rispetto per la vita. Se no ti spari». Andò a Londra per qualche mese: «Facevo la commessa e imparavo l’inglese. Tornata in Italia ho trovato un lavoro come account executive.
Pubblicità. Alla Tbwa, a Milano. Quattro anni di spot. Orrore. Andavamo alla Scottex,
quelli della carta igienica. Incubo surreale: direttore marketing, product
manager, quattro assistenti e io, l’ultima ruota del carro, 20 persone laureate che parlavano del modo in cui si può piegare la carta igienica. Ero una grande lavoratrice, però volevo fare la giornalista»
• Giornalista professionista dal 1992, dopo il praticantato a Chorus collaborò con Panorama e Anna. Dal 1991 al 1993 nella redazione di Milano Italia (Raitre, con Gad Lerner, poi con Gianni Riotta), prima apparizione in video nel
1994 nel programma culturale Punto e a Capo (Raidue) di Arnaldo Bagnasco. Nel 1995 condusse A Tutto Volume (Canale 5), nel 1996 e nel 1997 il talk show culturale Corto Circuito (Canale 5), dal 1998 al 1999 il talk show di costume Tempi Moderni (Italiauno), dal 2000 al 2001 la prima e la seconda edizione del Grande Fratello (Canale 5), dal settembre 2002 al febbraio 2005 diresse il mensile Donna di
Hachette • «Quando qualcuno mi dice che sono antipatica, lo prendo come un complimento» • Sposata con Luca Sofri, hanno una bambina (Emilia). Un altro figlio (Ludovico)
dal matrimonio con Nicola Manzoni, insegnante di filosofia • Sa cucinare: «L’arrosto, le patate, la pasta in tutti i modi, il ragù. D’estate preparo il pesce ogni giorno in modo diverso» • Vizi: «Non vivo senza acqua minerale. Se c’è quella del rubinetto piuttosto non bevo. Voglio un solo certo tipo di acqua, mi
sono fissata sul residuo fisso». [ue]