Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
BERLUSCONI
Marina (Maria Elvira) Milano 10 agosto 1966. Imprenditore. Prima figlia di Silvio e
della di lui prima moglie Carla Elvira Lucia Dall’Oglio (La Spezia 12 settembre 1940), sorella di Piersilvio. Manager. Presidente
di Fininvest e Mondadori (che nel 2007 ha festeggiato i 100 anni). Su proposta del patto di sindacato di Mediobanca (Fininvest è socia del patto con l’1% e un altro 1,2 non è sindacato) è entrata nel consiglio d’amministrazione di piazzetta Cuccia (17 settembre 2008). La rivista rivista
americana Forbes l’ha messa al 34° posto tra le 100 «world’s most powerful women» (33a nel 2007, 42a nel 2006, 74a nel 2005): «Diceva Enzo Biagi che, se avesse avuto le tette, Berlusconi avrebbe fatto anche
l’annunciatrice. Sbagliato. Con le tette, Berlusconi non è diventato una splendida ragazza Coccodè ma l’italiana più potente al mondo» (Mattia Feltri)
• «Papà Silvio l’ha messa in pista che era poco più di una ragazzina. “La conobbi nel 1985, quando il padre ha cominciato a invitarla alle nostre
riunioni: ascoltava e prendeva appunti per ore, senza mollare un attimo”, ha scritto l’ex direttore di Retequattro Vittorio Giovanelli nel suo libro Le tribù della tv. Un’abitudine che non è cambiata negli anni successivi, quando al vertice aziendale è arrivato Franco Tatò. “Si presentava puntuale come un orologio svizzero, pronta a segnarsi i compiti
sul bloc notes come una qualunque segretaria”, racconta un top manager dell’epoca. Dell’esperienza con Kaiser Franz, l’uomo che avviò il risanamento della Fininvest, e di quella più recente con l’eminenza grigia berlusconiana Bruno Ermolli, Marina ha fatto tesoro. “è un martello pneumatico”, ha detto di lei con malcelato orgoglio “zio” Fedele Confalonieri. Quanto contasse davvero s’è cominciato a capire a metà degli anni Novanta, quando, complici i guai
giudiziari, è riuscita a emarginare un personaggio del calibro di Marcello Dell’Utri, storico braccio destro di papà Silvio. Da quel momento Maria Elvira Berlusconi, come risulta all’anagrafe, è diventata per tutti la zarina. Un soprannome che ha trovato conferma nel 1998,
quando insieme al fratello Dudi ha avuto la meglio sulla matrigna Veronica, con
la quale si vocifera non corra buon sangue, bloccando in extremis la vendita
del gruppo di famiglia a Rupert Murdoch. Oggi Marina fa paura, come dimostra il
fatto che nessuno accetta di parlare di lei al di fuori dell’anonimato. Dev’essere che a molti torna in mente la fine di uno che Marina pensava potesse,
alla lunga, farle ombra: quell’Ubaldo Livolsi che, dopo aver contribuito a salvare la Fininvest realizzando la
quotazione in Borsa di Mediaset, ha preferito lasciare il campo e mettersi in
proprio con la benedizione di papà Silvio. Fatto sta che perfino un famiglio come Emilio Fede misura le parole: “Provo nei suoi confronti simpatia e timore. Non andrei mai a chiederle un
aumento di stipendio”» (Jacaranda Falck e Stefano Livadiotti)
• «Per anni ha parlato pochissimo e ascoltato tanto. Vestiva solo di nero ed era,
si disse, “tricologicamente mal consigliata”. Oggi il tailleur pantalone Dolce & Gabbana è sempre nero, ma, considerati i polsini rosa shocking, più seduttivo che monacale, i capelli sono di un morbido castano biondo, lunghi a
sfiorare le spalle» (Maria Latella) • «Decidere di non essere la figlia di papà, chiedere di essere messa alla prova in azienda, è stato un rischio. Un rischio grosso. E anche battersi perché mio padre, nel 1998, non vendesse l’azienda a Murdoch. Da Milano, mia madre si era trasferita in campagna, nel
Dorset. Io avevo finito il liceo, volevo migliorare la conoscenza dell’inglese e per qualche mese ho frequentato una scuola lì, lavorando anche come commessa. Amo Parigi, è legata a ricordi molto belli. Ci sono stata per la prima volta quando mio padre
stava fondando la Cinq»
• Ha vissuto con qualche difficoltà l’ingresso in famiglia di Veronica Lario: «Non posso dire che sia la mia migliore amica, ma fa contento papà e questo basta» • Compagna di Maurizio Vanadia (ma dice «mio marito»), ballerino della Scala quattro anni più grande: «Capello biondo scuro, occhi tra il grigio e il verde, uno dei cinque primi
ballerini della Scala» (Enrico Arosio). Lei, che a 15 anni stravedeva per Miguel Bosé: «è uno degli uomini più belli al mondo». Hanno due figli: Gabriele nato il 28 dicembre 2002 e Silvio nato il 29
settembre 2004 (lo stesso giorno del nonno) • Non ama guidare. Ama la buona tavola • All’invito di Dario Cresto-Dina di Repubblica «Ci parli dei pregi di suo padre», rispose: «Quante pagine mi date?» (aprile 2006). [qw]