Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
BERGOMI
Giuseppe Milano 22 dicembre 1963. Ex calciatore. Tutta la carriera nell’Inter, vinse due scudetti (1980, 1989), tre coppe Uefa (1991, 1994, 1998) ecc.
Con la Nazionale vinse i Mondiali dell’82, fu terzo nel 1990, partecipò alla fase finale anche nel 1986 e 1998 (totale azzurro: 81 presenze e 6 gol) • «È stato l’esempio del classico difensore della scuola italiana, un marcatore di stampo antico, capace di giocare praticamente in ogni ruolo della
difesa: da libero a terzino destro e, all’occorrenza, stopper o terzino sinistro» (Silvia Guerriero) • «È diventato famoso vincendo il Mondiale di calcio a 18 anni, quando di solito i
ragazzi i campioni li guardano in televisione o li incrociano sgambettando
nelle giovanili. All’epoca il fatto non suscitò poi tanto clamore, per via dei baffoni neri da carabiniere che lo facevano
apparire come uno dei più maturi tra gli azzurri. Tanto più che, nonostante non fosse ancora stato sotto le armi, nell’ambiente per tutti lui era “lo zio”, perché, ai tempi della sua precoce apparizione in prima squadra, il mediano Giampiero
Marini, della vecchia guardia dell’Inter, dopo averlo squadrato a fondo aveva sentenziato: “E tu avresti solo diciassette anni? Ma se sembri mio zio…”» (Carlo F. Chiesa)
• Arcadio Venturi, suo allenatore nelle giovanili dell’Inter: «La cosa sconvolgente di quel ragazzino È che non era un ragazzino. Io me lo trovai di fronte quando aveva quattordici
anni e vi assicuro che ogni domenica di campionato passavo mezz’ora a convincere i dirigenti della squadra avversaria che il nostro numero 6 era
effettivamente un Allievo: ma puntualmente nessuno mi credeva, nemmeno di
fronte alla carta d’identità»
• Ai Mondiali del 1998 si beccò l’elogio del direttore di Radio Maria per aver «dimostrato di essere un vero cristiano»: prima di entrare in campo si faceva sempre il segno della croce «in modo non pasticciato» • Adesso lavora a Sky. Aldo Grasso: «È il miglior commentatore tecnico della nostra tv». [qq]