Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
BERARDINELLI
Alfonso Roma 1943. Saggista. Critico letterario. «Sono e mi considero un autore d’occasione» • Direttore della Scheiwiller Letteratura, collaboratore del Foglio, di Avvenire,
del Domenicale del Sole24 Ore ecc. È stato docente universitario di Storia della critica e di Letteratura
contemporanea in varie università italiane. Si È interessato soprattutto di poesia moderna, della forma “Saggio” e dei rapporti fra intellettuali e potere. Nell’85 fondò con Piergiorgio Bellocchio la rivista satirica e autobiografica Diario. Libri: Il critico senza mestiere, L’esteta e il politico, La poesia verso la prosa, L’eroe che pensa. Disavventure dell’impegno ecc. Da ultimo, Casi critici — Dal postmoderno alla mutazione, raccolta di saggi dal 1985 al 2006 (Quodlibet, 2007) e Poesie non poesia (Einaudi, 2008) • «Critico letterario brillantissimo, che l’anticonformismo non lo pratica soltanto a parole: qualche anno fa lasciò l’insegnamento universitario per dedicarsi semplicemente all’attività di saggista “senza posto fisso”» (Dino Messina) • «Penso che la critica sia un genere letterario che richiede immaginazione e
inventività. Oggi, come ogni altro scrittore, il critico deve ridefinire anzitutto davanti
a se stesso i termini della propria attività e del proprio stile intellettuale. La distinzione tra creativo e non creativo
mi sembra fuorviante. Francesco De Sanctis È stato uno degli scrittori più creativi dell’Ottocento italiano. Altrettanto si può dire, nel Novecento, di Erich Auerbach, di Walter Benjamin, di Giacomo
Debenedetti. Non sono molti i romanzieri che abbiano prodotto qualcosa di più originale e avventuroso dei saggi di George Steiner o, in Italia, di Cesare
Garboli».
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