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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BENNATO

Edoardo Bagnoli (Napoli) 23 luglio 1949. Cantante. Autore. «Il rock deve creare tensioni, dubbi, interrogativi, e dare buone vibrazioni a
tutti».


Ultime Sono suoi i testi e le musiche (riarrangiate dall’album Sono solo canzonette) del musical più visto della stagione 2007: Peter Pan, diretto da Maurizio Colombi e ispirato al racconto scritto nel 1904 dal Jamew
Matthew Barrie • Dopo la serie di concerti-evento tenuti nel 2006 con Alex Britti, ha pubblicato
l’album Canzoni Tour 2007, live in studio dei brani suonati dal vivo nel 2007. [qa]


Vita «Bluesman vero, tanto da inventarsi un suo “doppio” in Joe Sarnataro, che il blues lo suonava con i partenopei Blue Staff, l’architetto Edoardo Bennato — figlio dei fumi e degli acciai roventi dell’Italsider di Bagnoli — debutta nel 1973 con Non farti cadere le braccia. È da allora che, nonostante lunghi periodi di silenzio, porta avanti la bandiera
dell’anarchia nella musica. Anarchia, come per Fabrizio De André e Francesco Guccini, per Bennato ha significato prendersela (sempre con sottile
ironia) con tutti i poteri: quelli “deboli” come la discografia e quelli “forti” come la politica. Senza mai avventurarsi in nuovi, e spesso asfittici,
territori musicali, ben fedele alle semplici note blues. La critica non lo ha
mai amato perché, da buon anarchico, non si È fatto etichettare, inscatolare; però bisogna dargli atto — in questo Paese di inani parolai — che nel 1975 con
Io che non sono l’imperatore se la prese addirittura con il pontefice Paolo VI, nel brano Affacciati affacciati. E ci voleva, e ci vuole, un bel coraggio che molti suoi valorosi colleghi non
hanno mai avuto per scrivere e cantare un pezzo simile. Ma Edoardo come tutti
(o quasi) gli anarchici, non si È mai preso troppo sul serio, ha fatto musica e studiato, laureandosi con una
tesi sulla metropolitana napoletana, stando sempre hors de troupeau, come dicevano appunto gli anarchici francesi di fine Ottocento. Purtroppo
questo atteggiamento lo ha penalizzato moltissimo. Edoardo dal vivo È sempre una meraviglia perché È di quelli che non si risparmiano, non ha mai amato le luci fuori della ribalta,
non si È mai recitato come un personaggio: anche per questo non ha avuto i favori di
parte della critica, ma se si analizzano i suoi testi troviamo una grande
carica di amore, poesia, impegno. Oltre, naturalmente, a un ottimo rock’n roll, che ha sempre fatto l’occhietto a quello più classico degli esordi, sgangherato quanto divertente e deflagrante. A Napoli
sono nati molti musicisti moderni ma Bennato ha qualcosa in più: uno sguardo fatalista ma una volontà propositiva, il lasciarsi cullare dalla “napolitudine” ma la capacità di tenere — nel cuore e nel ritmo della sua chitarra — le sue radici musicali, profondamente americane e inglesi nonché orgogliosamente meridionali» (Paolo Zaccagnini)
• Fratello di Eugenio.