Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
BAVA Lamberto Roma 3 aprile 1944. Regista. Soprattutto di film horror (Demoni, Morirai a mezzanotte, Demoni II, Una notte al cimitero, Fino alla morte, La casa dell’orco, A cena col vampiro, La maschera del demonio ecc
BAVA Lamberto Roma 3 aprile 1944. Regista. Soprattutto di film horror (Demoni, Morirai a mezzanotte, Demoni II, Una notte al cimitero, Fino alla morte, La casa dell’orco, A cena col vampiro, La maschera del demonio ecc.) ma anche del Fantaghirò tv. «Io a casa da solo non ci sto volentieri, guardo sempre sotto i letti, controllo gli armadi, chiudo bene le porte» • Figlio di Mario, maestro dell’horror italiano degli anni Sessanta (amatissimo anche negli Usa). Anche il nonno Eugenio aveva lavorato nel cinema: «Era di Sanremo, faceva lo scultore, tombe, marmi per le macellerie, e quando capitò la Pathé e gli chiese un caminetto per un film si innamorò del cinema e andò a Torino e negli anni Venti fu uno degli operai dell’industria che nasceva. Di lui mi è rimasta una sceneggiatura, una cinepresa Prevost e una Mitchell, che usava anche mio padre, la chiamava “mia sorella”» • «Papà creava mostri con la carne tritata, con qualche chilo di pasta faceva una nave. Il primo film che feci come suo assistente fu Terrore nello spazio, al teatro 5 di Cinecittà. Vuoto, c’era solo la gamba di un’astronave, sei rocce, un po’ di sabbia e tanti sassi che papà faceva cadere davanti alla macchina da presa. Il principio che ho ereditato da lui è che il trucco più è semplice più va bene» • «Dario Argento legge l’anima del thriller seguendo costanti psicanalitiche, mio padre ricorreva all’immaginario popolare e fantastico e io gioco sulla claustrofobia». [np]