Il Catalogo dei viventi 2009, 6 luglio 2011
BASILÈ
Matteo Roma 1974. Artista. Realizza in studio, con la macchina digitale, grandi
immagini che esprimono una carica di erotismo e ambiguità. Prende dei modelli e li trucca, li traveste, li ambienta in spazi barocchi. «Che cosa intende Basilé per trans-avanguardia? Intende proprio la libertà di attraversare i ruoli, i sessi, in una parola i “generi”, anche quelli che concernono l’espressione artistica dell‘arte. Ambientazione, oggetti d’intorno, costumi, trucco, ogni più insignificante dettaglio, confluiscono a creare un’opera perfetta, ed unica perché Basilé, in sintonia con la pittura, pur servendosi della fotografia, non produce serie, sia pur limitate. Potrebbe
sembrare una contraddizione: la fotografia è arte riproducibile, ma l’artista applica sulle immagini delle maschere trasparenti che appena velano
alcune aree da sottolineare. I soggetti sono rielaborazioni, con tutto il lusso
di una fantasia ben controllata, dell’ iconografia classica del Seicento con quei languori e sottintese profferte che
si dovevano intuire e mai erano esposte» (Giuliana Scimè)
• Ha ricevuto il New York Price della Columbia University nel 2003. Vive e lavora
a Roma. [Lauretta Colonnelli]