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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

BALESTRINI

Nanni Milano 2 luglio 1935. Scrittore. Poeta. Artista. «La violenza politica che ha una sua ragion d’essere in specifici momenti storici, è uno strumento che va usato in alcune occasioni. Negli anni Settanta poteva
essere la scelta giusta. Oggi no» (nel 2005) • Racconta come determinante l’incontro con Luciano Anceschi, suo professore di Filosofia al liceo scientifico,
che lo fece subito diventare redattore della rivista Il Verri. Studi di
Economia (il padre sperava in un impiego nell’industria), lasciò tutto e andò a lavorare alla Bompiani, dove trovò Umberto Eco: «Mi son trovato a far parte di un gruppo di giovani scrittori e critici la cui
aspirazione era fare piazza pulita con un passato recente che la nostra
generazione non sopportava più, ed entrare in sintonia col resto d’Europa»
• Entrato nell’antologia dei Novissimi (1961 e 1965), fece poi parte degli intellettuali che
fondarono a Palermo il Gruppo 63 (al Teatro Scarlatti, in occasione di un
Festival di musica contemporanea). Nel 1979 fondò la rivista letteraria Alfabeta • Stretto rapporto con la sinistra extraparlamentare, il 7 aprile 1979 fu
incriminato insieme ad altri esponenti di Autonomia operaia per associazione
sovversiva, banda armata e partecipazione a 19 omicidi tra cui quello di Aldo
Moro (è il cosiddetto “Teorema del 7 aprile”. Vedi CALOGERO Pietro). Fuggito a Parigi, fu poi assolto • Eco: «Balestrini si presenta come lo scrittore più pigro che sia mai esistito, perché si potrebbe dire (esagerando un poco) che di suo non ha mai scritto una sola
parola e ha soltanto ricomposto brandelli di testi altrui» • Nel 2007 Tristano, «romanzo multiplo in copia unica». Già edito da Feltrinelli nel 1967, ma solo in un’unica forma base, Derive/Approdi lo ha ristampato in 3.000 copie diverse secondo
le regole dell’ars combinatoria (remix di frasi preesistenti estratte da atlanti, giornali,
romanzi rosa e guide turistiche «ricombinate» a formare un testo narrativo): «è un primo esperimento che sfrutta in modo ancora limitato le grandi potenzialità offerte dall’innovazione tecnologica, con le quali è possibile rappresentare la complessità e l’imprevedibilità della realtà contemporanea». Eco nella prefazione ha suggerito al lettore tre possibili approcci: 1)
acquistarne una copia e leggerla come se fosse un esemplare unico e
irripetibile; 2) acquistarne più copie e divertirsi a confrontare le «biforcazioni» del testo; 3) scegliere arbitrariamente un percorso fra tutti quelli possibili
e decidere che «è il più bello»
• Achille Bonito Oliva: «La poesia visiva di Balestrini diventa la costante che accompagna parole di
diversa estrazione, eppure legate tra loro dal collage: bisogno di uno
sconfinamento interdisciplinare non puro e semplice, ma necessario per fondare
una peripezia estetica legata a un processo di conoscenza» • Opere principali: Vogliamo tutto (Feltrinelli 1971), Gli invisibili (Bompiani 1987), Sandokan, storia di camorra (Einaudi 2004). Ha raccolto le sue poesie in Tutto in una volta (Edizioni Leone 2003). Ha raccontato l’esperienza del Gruppo 63 nel saggio Gruppo 63. L’Antologia (Testo&Immagine 2002, scritto con Alfredo Giuliani); il decennio 1968-77 attraverso il
montaggio di volantini, manifesti, comunicati e altri testi ne L’Orda d’oro (Sugarco 1988, scritto con Primo Moroni); la morte di Giangiacomo Feltrinelli
ne L’editore (Bompiani 1989). [kx]