SANDRA RICCIO, La Stampa 6/7/2011, 6 luglio 2011
Come non farsi spennare con Internet sul cellulare - Smartphone sempre connesso, anche sotto l’ombrellone
Come non farsi spennare con Internet sul cellulare - Smartphone sempre connesso, anche sotto l’ombrellone. Per molti Internet, Mail, Facebook o Twitter sono diventati compagni inseparabili anche durante le settimane al mare o in montagna. Per questo il rientro dalle vacanze può riservare brutte sorprese in bolletta. Il collegamento alla Rete, via iPhone, Blackberry o attraverso altri telefonini di ultima generazione può costare caro. Per questo tra i preparativi che anticipano la partenza per mete lontane ci deve essere anche quello di informarsi sulle tariffe per navigare fuori dall’Italia e sulle possibili offerte e pacchetti che vengono proposti dalle compagnie apposta per chi viaggia con Internet appresso. La mossa più sbagliata da fare quando si parte per un soggiorno fuori confine è, infatti, proprio quella di non avere sottocchio i costi e soprattutto i tetti massimi da non superare per non pagare ulteriori costi extra che fanno esplodere il conto finale. Il primo passo è comunque quello di verificare le impostazioni del proprio smartphone e accertarsi che la connessione si interrompa automaticamente non appena si oltrepassa il confine. E’ questa una delle principali trappole che fanno saltare la bolletta delle vacanze: lo smartphone è infatti in continuo contatto con la rete e, in alcuni casi, si collega in automatico al web (per scaricare aggiornamenti o localizzazioni) anche senza che gli si chieda di farlo. Disattivare questa funzione impedisce quindi il contatto con il web. Il modo migliore per salvarsi dalle brutte sorprese è quello di avere un quadro chiaro delle tariffe. Per farlo basta dare un’occhiata al sito del proprio operatore con un po’ di anticipo sulla partenza, chiamare il call center o magari fare un salto in uno dei negozi per parlare direttamente con il servizio di assistenza. Va detto che muoversi tra i tanti piani tariffari sul mercato non è facile. I costi applicati a questa categoria di servizio variano molto tra loro e, in genere, si paga per volumi scaricati (o inviati). Il tipo di conteggio cambia però da società a società, così che diventa difficile fare una comparazione alla ricerca di quello che potrebbe essere il modo migliore per risparmiare qualche euro. In più il fatto che si paghi a volumi scaricati (o inviati) rende particolarmente difficile una misurazione certa di quanto si sta consumando. Una pagina Internet può pesare infatti dai 200 kilobite fino a due megabite e oltre. Il volume dei dati scaricati aumenta invece a dismisura se, per esempio, si guarda un video su YouTube. Bastano invece pochi kilobite per consultare la propria posta elettronica, ma anche in questo caso è molto difficile capire quanto si stia realmente consumando. Per esempio, aprire un allegato può far salire di molto il costo finale. In pratica per andare in Internet all’estero si parte da tariffe di due euro al giorno (per l’Europa) che però salgono a livelli astronomici per chi utilizza il proprio smartphone in Paesi fuori dai confini europei. Per fare un esempio, leggere la propria posta elettronica in Canada o in India può costare fino a otto euro al giorno. Le tariffe poi cambiano molto da operatore a operatore. Sono previsti poi, in molti casi, dei tetti massimi che è meglio non oltrepassare. Nel caso si superino vengono applicati ulteriori costi che arrivano a un euro per ogni megabite in più, ma possono salire anche a cinque euro a mega se ci si sposta in Paesi lontani. Per fare qualche esempio, TimXSmartphone (Europa e Usa) prevede due euro al giorno per 10 megabite (sempre al giorno). Superato questo tetto, si paga un euro a mega. Nel resto del mondo il costo è di cinque euro al giorno per due mega. La tariffa base di Vodafone per navigare con il cellularefino a un mega al giorno prevede un esborso di un euro per i principali Paesi europei e alcune altre aree(fino a cinque mega il costo sale a cinque euro). Per le aree più distanti si sale di livello fino al massimo di otto euro al giorno. Sforare il tetto massimo a disposizione costa da un centesimo a kilobite fino a un massimo di 0,29 centesimi a k. Easy Travel Internet di Wind prevede invece un costo di 90 centesimi a mega più tre euro di attivazione (Ue e Usa). *** Bolletta imprevista? Ecco come difendersi domande a Maurizio Amerelli Altroconsumo 3 Una brutta sorpresa che va contestata il prima possibile. Maurizio Amerelli, giurista dell’associazione di consumatori Altroconsumo, spiega quali passi fare nel caso in cui la bolletta del telefono sia più salata del previsto. Le possibilità di successo, spiega, in genere sono buone e i tempi brevi. Come ci si deve comportare di fronte ad una bolletta esagerata? Se si ipotizza un errore nelle tariffazioni oppure nei calcoli dei consumi, la prima cosa da fare è quella di inviare un reclamo scritto al proprio operatore. Facendo però attenzione ai tempi, perché questo primo passaggio va compiuto entro la scadenza della bolletta. Da tale momento in poi basterà attendere la risposta della compagnia di telefonia. E che cosa si può fare se la risposta non è soddisfacente? Va detto che, se il reclamo non viene accolto, non si può andare direttamente in giudizio, ma è necessario passare attraverso il preventivo tentativo di conciliazione presso i Corecom, i Comitati Regionali per le Comunicazioni. Per questa procedura, che non ha costi particolari, è sufficiente compilare il modulo relativo alla contestazione, in genere il modello di istanza è disponibile anche sul sito del Corecom. A questo punto la controparte è libera di presentarsi oppure no al tentativo di conciliazione. Ed è anche possibile che si raggiunga un accordo già in questa sede. Se invece non è così, o se l’accordo non risultasse soddisfacente per il consumatore, quest’ultimo potrà decidere di portare in giudizio la compagnia. Che cosa si può contestare in questa sede? In genere i reclami riguardano il calcolo della somma richiesta che si presume errato. Ci sono poi le opposizioni agli addebiti maturati all’estero, dove subentrano tariffazioni diverse. In tal caso bisogna far molta attenzione ai prezzi applicati dall’operatore negli altri Paesi. Tra le tante tipologie di contestazioni esistono anche quelle relative ai servizi aggiuntivi non richiesti, come l’avviso di chiamata o l’attivazione del servizio di segreteria. [S. R.]