VALENTINA CONTE , la Repubblica 5/7/2011, 5 luglio 2011
PENSIONI 2020: UOMINI A 67 ANNI, DONNE A 62
- ROMA - Nel 2020, uomini in pensione a 67 anni e donne a 62. Poi, nel 2035 tutti fuori a 68 anni. Uomini e donne. Dipendenti e autonomi del settore privato. Secondo alcune inedite proiezioni dell´Inps, la parità dei generi sul piano previdenziale avverrà, dunque, a un´età ben più alta di quanto previsto sinora. L´Istituto di previdenza ottiene questo risultato combinando l´effetto di provvedimenti vecchi e nuovi. Ovvero le finestre mobili, efficaci dall´1 gennaio scorso: un anno in più per i lavoratori dipendenti e 18 mesi in più per gli autonomi dalla maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi per andare in pensione. E le due norme inserite nella manovra appena licenziata dal governo, ora all´esame del Quirinale: l´anticipo al 2014 dell´età di pensionamento agganciata all´aumento della speranza di vita (un mese in più ogni anno) e l´innalzamento graduale dell´età di uscita per le donne del settore privato a partire dal 2020 per arrivare a 65 anni nel 2032. In realtà, le lavoratrici, secondo il più inclusivo calcolo dell´Inps, per andare in pensione nel 2032 dovranno avere 67 anni e 11 mesi, se dipendenti, e 68 anni e 5 mesi, se autonome.
Per quanto riguarda, poi, l´altro capitolo in manovra, ovvero il blocco delle rivalutazioni per le pensioni che superano di 5 volte l´assegno minimo e la riduzione al 45% dell´adeguamento all´inflazione di quelle comprese tra le 3 e le 5 volte il minimo, fonti governative chiariscono che l´aggravio per i pensionati varierà tra i 50 centesimi al mese, per una pensione da 1.500 euro lordi mensili, ai 24 euro per gli assegni da 4 mila euro. Per fare altri esempi, chi prende 2 mila euro perderà 3 euro al mese. Chi ne prende 2.500, ne perderà 7. Su questo tema, Cisl e Cgil si dicono pronti alla mobilitazione.
Dal decreto della manovra, poi, sparisce il taglio ai vitalizi dei parlamentari, pur presente in bozza e discusso nei giorni scorsi.