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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

ZINGARETTI

Luca Roma 11 novembre 1961. Attore. Reso celebre dall’interpretazione in tv del commissario Montalbano, personaggio creato da Andrea
Camilleri. Tra i suoi film: Alla luce del sole (Faenza, 2004), I giorni dell’abbandono (Faenza, 2005) • «Da quando è apparso in tv per tutti è Salvo Montalbano, più vero dell’originale, tanto che lo scrittore scrive pensando a lui» (la Repubblica) • «Magari farò la figura del naif ma non credevo, quando abbiamo iniziato, che sarebbe andata
così bene. Quando seppi che un produttore cercava il protagonista corsi a comprare i
libri, tra l’altro Camilleri era stato mio insegnante. Rimasi fulminato: era un personaggio
ricco, scritto benissimo» • «Ormai nel personaggio mi sento talmente a mio agio, che forse l’unico rischio è quello di farmelo calzare addosso talmente bene, che poi diventa difficile
inventare qualcosa di nuovo. Quando sono sul set la sensazione è quella di mettersi un giaccone comodo. Invece Montalbano deve mantenere intatta
la tensione morale, continuare a sorprenderci» • La fase Montalbano pare giunta al termine: «è una scelta dolorosa, adoro questo personaggio, mi piacerebbe continuare a
interpretarlo all’infinito, ma nella vita tutte le cose attraversano la loro parabola e bisogna
avere l’intelligenza di uscire di scena al momento giusto. D’altra parte la pensa così anche lo stesso Camilleri. Come dice un proverbio orientale, “se un arcobaleno durasse mezz’ora non lo guardarebbe più nessuno”»
• «Un attore molto perbene. è un uomo semplice, dotato di sottile ironia, grinta da vendere e grano salis. Un
grande professionista riuscito a domare ansia, nevrosi, fretta di arrivare.
Dopo il diploma all’Accademia, si sfiniva in tournée teatrali lunghe mesi per ruoli di poche battute. Ma invece di sentirsi il
brutto anatroccolo impiegava le sue energie per imparare, assorbire come una
spugna il mestiere (“la mia carriera? Lineare. Con gavetta, attese a prova di pazienza, dubbi e
dintorni”). E infine, nel giro di pochi anni, con film come
Gli occhiali d’oro, Il branco, Senza pelle, Abissinia, Vite strozzate, e soprattutto con la fiction d’autore, è diventato Luca Zingaretti, l’attore del giorno. L’uomo grato ad Alberto Sironi per avergli offerto il ruolo di Salvo Montalbano,
che si stringe nelle spalle e borbotta “ma figuriamoci”, quando qualcuno fa il ragionamento opposto: che cosa sarebbe stato di
Montalbano senza Zingaretti? Ma la sua non è modestia spicciola. Come tutti i veri attori è alla ricerca del perfettibile, del pelo nell’uovo, “vizio” che, di solito e se, abbandona chi ha talento in tarda età» (Micaela Urbano)
• «Fu un mio compagno di liceo (con lui recitavo nei saggi di fine anno) a dirmi:
Luca, proviamo a dare l’esame all’Accademia. Ma dove andiamo? Gli dicevo io. E invece fui ammesso. I primi ruoli
in teatro, piccoli ma con autori come Ronconi, e nel mio cuore l’altro grande amore: il calcio. Ero stato mediano nel San Paolo Ostiense, e poi
nel Rimini, e ci ero stato con slancio e passione... Alla fine, cambiare pelle,
poter interpretare dieci, cento personaggi ha avuto più peso di un gol»
• «Non ho mai sofferto di complessi d’inferiorità nei confronti del cinema, il mio filmetto all’anno l’ho sempre fatto, ho fatto televisione al top, tutta la fiction era di qualità cinematografica» • «Il successo ti cambia la vita dal punto di vista pratico — ti trovano un tavolo al ristorante — ma è arrivato dopo tanti anni di lavoro, avevo già l’età della ragione» (da un’intervista di Silvia Fumarola) • «Vorrei essere solo riconosciuto come un bravo attore: se posso osare, come
Anthony Hopkins che nessuno pensa sia soltanto Hannibal the Cannibal» (da un’intervista di Paolo D’Agostini) • «Ritengo di aver fatto delle belle cose, e anche di essere stato fortunato, mio
padre dice sempre che nella vita bisogna avere almeno la fortuna di non essere
sfortunati. Dopo aver vissuto e superato la crisi degli “anta”, ritengo di essere diventato un quarantenne felice. Mi sento più tollerante, verso me stesso e verso le persone che mi stanno intorno» (da un’intervista di Fulvia Caprara) • è stato sposato con Margherita D’Amico, poi fidanzato con Luisa Ranieri • Romanista • Fratello di Nicola.