Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
ZACCARDO
Christian Formigine (Modena) 21 dicembre 1981. Calciatore. Difensore. Con la Nazionale ha
vinto i Mondiali 2006: ha giocato da titolare la prima partita col Ghana e poi
quella con gli Stati Uniti, in cui ha commesso il clamoroso autogol dell’1-1. Da allora solo qualche minuto contro l’Ucraina. Gioca nel Palermo, è stato lanciato dal Bologna • «Quello che gli schemi, le tattiche, gli allenamenti, i birilli, le panchine e i “dai, dai, dai… ma che fai. Via, via quella palla”, “Crossa, crossa al centro”, “Fermo”, “Non salire”, “Copri”, “Scala” e che viene sostituito e non dice nulla e che quando è in panchina a guardare gli altri in campo vorrebbe sì entrare ma magari, però, quando il risultato non è più in discussione. Uno che dice sempre scusa, scusa per l’autogol, scusa per la distrazione, scusa per il fallo, scusa per l’ammonizione, scusi, scusi tanto mister non salgo, starò più attento. “Quella rete la sogno ancora, per un difensore il gol è già una rarità. Immaginate quando arriva in un’occasione così importante”. Il gol Zaccardo lo aveva fatto al 32’ del secondo tempo contro la Slovenia a Palermo, dopo aver fatto poco per
evitare che la Scozia, in una delle ultime gare della qualificazione mondiale,
segnasse la rete dell’1-0. Poi uscì nel secondo tempo, entrò Grosso e uno a uno. Ma senza Zaccardo l’Italia è un po’ meno Italia» (Claudio Cerasa).