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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

WOODCOCK

Henry John Somerset (Gran Bretagna) 1967. Magistrato. Pm. A Potenza (quello che nel 2006 ha
fatto arrestare Vittorio Emanuele di Savoia e ha dato l’avvio allo scandalo cosiddetto “Vallettopoli”) • «Padre britannico, docente dell’Accademia navale di Livorno, e madre napoletana, Woodcock può considerarsi partenopeo a tutti gli effetti. Studi classici al liceo Umberto,
sposato con una ragazza di Napoli che attualmente lavora come giudice a Lucera,
entra in magistratura nel 97. Svolge il tirocinio come pubblico ministero con l’allora pm Arcibaldo Miller, il capo degli ispettori del ministero di Grazia e
Giustizia. Alla Procura di Potenza arriva in prima nomina. E fa immediatamente
parlare di sé per le sue inchieste clamorose»
• «Si potrebbe dire che Woodcock ha fra le mani la stessa indagine da sempre.
Insomma, ne comincia una e da questa ne scaturisce un’altra e così via. La prima di rilievo, nel 2002, riguardava le mazzette per la costruzione
della sede Inail ad Avellino, e vi finirono dentro dirigenti nazionali.
Spulciando l’Inail, individuò tangenti all’Eni. E spulciando sull’Inail e sull’Eni, si imbatté negli elementi per la sua inchiesta più celebre. Così celebre che venne soprannominata il “Vip-gate”. Del resto fra i 76 indagati c’erano Tony Renis, il fratello del ministro Marzano, l’ex presidente del Perugia, Gaucci, l’ambasciatore Vattani, Anna La Rosa, D’Antoni, Marini, Briatore, Gasparri. L’accusa era di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e alla
turbata libertà degli incanti. Di incantevole c’era il groviglio spettacolare di (presunti) ricatti e favori incrociati, uno che
raccomandava l’amante, l’altro voleva un appartamento, l’altro ancora era stato intercettato mentre proponeva evoluzioni erotiche via
cavo. Il processo va avanti, ma il clamore è sfumato con l’uscita degli indagati importanti» (Mattia Feltri) Ha messo sotto accusa, senza per ora raggiungere troppi
risultati convincenti, non solo Vittorio Emanuele di Savoia, ma i dirigenti
dell’Inail, un generale dei carabinieri vicino a Cossiga, il ministro Gasparri, il
presidente della Camera penale di Potenza (fatto arrestare, i penalisti della
città scoperarono), eccetera
• Marco Imarisio ha scritto sul Corriere della Sera: «Potenza è bella. Ma con tutto il rispetto, non è New York. E neppure Roma o Milano. Da quando in città è arrivato il giudice Woodcock, invece si balla che è un piacere, sembra che ogni intrigo, ogni cospirazione abbia la Basilicata come
inevitabile snodo» • Ama i cani, ha un pastore tedesco che ha chiamato Sally e quando può si muove in moto» (Dario Del Porto).