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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

WEISSENSTEINER

Gerda Collepietra (Bolzano) 3 gennaio 1969. Slittinista. Medaglia d’oro alle Olimpiadi di Lillehammer (94). Bronzo del bob a due (con Jennifer
Isacco) a quelle di Torino (2006) • «La più anziana azzurra mai salita su un podio olimpico. Nessun italiano aveva mai
vinto alle Olimpiadi in due sport invernali diversi. Nella storia dei Giochi
solo la russa Reztsova aveva saputo essere fondista e biathleta da podio. Prima
di arrivare al bob rosso Ferrari della Weissensteiner, bisogna partire da Max.
Lo slittino di Lillehammer. Gerda è la migliore in circolazione per qualche anno, ma le rubano proprio quell’oro prezioso. “Non importa la medaglia per me ha un valore simbolico, ma il suo significato non
me lo può rubare nessuno”. Miss velocità vive a Collepietra, in Val Pusteria. Prima dello slittino su pista artificiale
fa quello su strada. è una sportiva da emozioni forti, ma Nagano (dove è portabandiera) sembra il suo capolinea. “Non importa, mi metto ad allenare i ragazzini della nazionale juniores di
slittino”. Gerda ci crede, e ci si impegna. Ma c’è sempre un omone bonario, Corrado Dal Fabbro, tecnico del bob, che continua a
ronzarle attorno e proporle una prova. “Cosa vuoi che sia?”: in fondo, le donne stanno per debuttare alle Olimpiadi di Salt Lake City. L’omone ha capito tutto. Perché lei ha nostalgia della velocità. Non è una Valentino Rossi del ghiaccio: ama dipingere, scrivere poesie, soffiare il
vetro. Ma le manca qualcosa. “C’è un problema” si dice la campionessa, “nel bob è tutto diverso rispetto allo slittino, bisogna essere fortissime nella spinta.
Non importa: anche se ho trentadue anni mi dedicherò alla preparazione atletica, agli scatti. Mi irrobustirò”. Il primo incontro tra Gerda e Jennifer Isacco, centometrista di buon livello,
laureata in lettere moderne, risale al 2001. Si conoscono a Roma durante le
selezioni per il bob femminile. Fanno amicizia, e anche due gare insieme negli
Usa. Ma il frenatore designato è Antonella Bellutti, oro olimpico nel ciclismo su pista. La Weissensteiner che
si esibisce nei Giochi dei mormoni è ancora in rodaggio: chiude settima, poi chiama Jennifer perché la Bellutti ha deciso di ritirarsi. Buona l’intesa tra le due: se l’altoatesina s’infiamma, diventa nervosa, la velocista comasca è capace di tranquillizzarla. Jennifer, per prepararsi meglio, decide di
trasferirsi a casa di Gerda. A costo di svegliarsi alle cinque del mattino. Da
quelle lunghe giornate nasce il bronzo di Cesana» (Mattia Chiusano) • «Possiede una memoria visiva strabiliante e si mette in testa ogni pista,
centimetro per centimetro, ripassandola al video e nel cervello, a occhi
chiusi, danzando curva dopo curva alla maniera degli slittinisti che mimano la
discesa da fermi, seduti su una panca» (Maurizio Crosetti).