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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

VIZZINI

Carlo Palermo 28 aprile 1947. Politico. Senatore. Di Forza Italia • Laureato in Giurisprudenza, docente universitario di Scienza delle finanze e
Storia delle dottrine economiche. Vicesegretario del Psdi nell’80, segretario nel 92, eletto deputato nel 76, 79, 83, 87, 92. Sottosegretario
alle Partecipazioni statali nell’Andreotti V e nel Cossiga I, al Bilancio nel Craxi I, è stato ministro per gli Affari regionali nel Craxi I e II, dei Beni culturali
nel governo Goria, della Marina mercantile nell’Andreotti VI, delle Poste nell’Andreotti VIII
• «Nel 93 rimane coinvolto nello scandalo Enimont. è accusato di aver ricevuto un finanziamento illecito da 300 milioni. Condannato
in primo grado, in appello strappa una prescrizione. Viene poi assolto dal
Tribunale dei ministri anche dall’accusa di aver ricevuto mazzette mentre era al ministero delle Poste. Giovanni
Brusca include il suo nome nella lista di politici che la mafia voleva far
fuori dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio. Nel giugno del 99 Vizzini, amico di Berlusconi e di Marcello Dell’Utri, entra nel Consiglio di presidenza di Forza Italia» (Peter Gomez)
• «Un ruolo ingrato. Il reclutatore di mostri. Carlo Vizzini è uomo dalle molte vite: ministro dei Beni Culturali, artefice con Orlando della
primavera di Palermo, segretario del Psdi (“l’unico segretario del pentapartito incensurato”), senatore di Forza Italia, plenipotenziario di Berlusconi nella trattativa con
i potenziali alleati: Rauti, la Mussolini, Tilgher, Fiori, e pure Saya. Lo
sguardo di Vizzini è quello un po’ stralunato ma fermo di sant’Antonio Abate in certe tele della pittura nordica, da Bosch a Bruegel, dove l’eremita è trascinato in volo da incubi, lemuri e altre creature dall’aspetto inquietante» (Aldo Cazzullo).