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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

VINCINO

(Vincenzo Gallo) Palermo 30 maggio 1946. Vignettista. Di Foglio, Corriere della
Sera, Vanity Fair ecc. Fondatore de il Male • «Anarchico-radicale-cane sciolto da un giornale all’altro. Lotta continua, L’Avventurista, Zut, Tango, Clandestino, Boxer» (Claudio Sabelli Fioretti) • «La sinistra ha una capacità censoria enorme. Se diventi una voce discordante, subito si fa il vuoto
intorno. Ti cacciano. Gli amici non ti salutano. Sei un traditore, uno
schifoso, un pezzo di merda, uno stronzo. Come è successo a Forattini. Non mi perdonano di collaborare al Foglio. Franca Rame,
alla trasmissione di Santoro su Travaglio, mi disse: “Non ti considero più mio amico”. Il giorno dopo andai a una manifestazione di sinistra e non mi volevano
nemmeno fare entrare»
• «Le mie vignette non sono cambiate. Al Foglio ho trovato spazi di libertà incredibili. Ferrara non mi ha mai censurato nulla. Semmai qualche problema me
lo creano i redattori capo. Quando spingo sul sesso. Perfino i vecchi sodali
del Male, perfino alcuni di Boxer mi ignorano. Quando io mi invento un nuovo
giornale di satira chiamo tutti. Quando lo fanno loro, mi ignorano» • «Le associazioni dei genitori cattolici spesso mi denunciano. Una volta pubblicai
una vignetta in cui il Papa si alzava le sottane. Finii sotto processo a
Civitavecchia. Il mio avvocato chiese di sentire come testimone il Papa. Mi
prosciolsero all’istante» • «Ero e sono anarchico. Quando capii che un po’ di organizzazione ci vuole, passai a Lotta continua. Noi di Lotta continua ci
trovi dovunque. Anche agli estremi. Da Enrico Deaglio a Paolo Liguori. Tutti si
rispettano. Una volta ho votato per Rifondazione» • «Mio padre era direttore dei cantieri navali di Palermo. Quando c’erano i grandi scioperi, mio padre e i capi dei sindacati se ne stavano un
giorno intero a girare in auto con i vetri oscurati per Palermo, poi tornavano,
facevano finta di litigare altre 24 ore e la finivano lì. Per un periodo frequentai l’Opus Dei. Avevo una relazione con una ragazza e lo raccontai al confessore. Lui
disse che dovevo troncarla. Preferii troncare con l’Opus Dei»
• «Facevo una striscia su Lotta continua di cronaca parlamentare. Cominciai a
raccontare l’attività dei lobbisti, dei velinari, il ruolo dei giornalisti. Mi dissero che era
sconveniente. Che non ci si rompe le scatole tra di noi. Raccontai che dal
tabaccaio della Camera dei deputati vendevano gli accendini di contrabbando.
Raccontai l’uso improprio delle interrogazioni. Mi vietarono l’ingresso. Allora presi un permesso per il pubblico. Sotto il cartello che
diceva: “Vietato prendere appunti”, mi misi a disegnare sul mio taccuino. Successe un casino. Nilde Iotti mi fece
venire a prendere dai commessi. Io mi attaccai al cornicione rifiutandomi di
consegnare il taccuino. I radicali urlavano: “Guardate lassù: c’è un giornalista che vuole fare il suo lavoro”. I comunisti: “Macché giornalista, è un cialtrone”. E cominciarono a picchiarsi»
• «Il mio disprezzo per i politici è enorme. L’unico che stimo è Adriano Sofri» • «Butto Altan, e salvo Vauro. è pieno di difetti ma sono difetti stupendi» • Tifoso del Palermo.