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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

VIALE Silvio Cuneo 2 giugno 1957. Medico. Quello che per la pillola abortiva Ru486 ingaggiò un duello col ministro della Sanità Storace (settembre 2005) • «“Viale, vigliacco/ portaci all’attacco!”

VIALE Silvio Cuneo 2 giugno 1957. Medico. Quello che per la pillola abortiva Ru486 ingaggiò un duello col ministro della Sanità Storace (settembre 2005) • «“Viale, vigliacco/ portaci all’attacco!”. Attendevano solo un cenno, i ribelli del Settantasette torinese, per lanciarsi con spranghe e molotov contro il muro di scudi della celere. Lui, Silvio Viale, mediava. Dieci anni prima un suo omonimo, Guido, capeggiava l’occupazione dell’università. Poi su Torino calò la rude razza pisana, e leader di Lotta continua divenne Giorgio Pietrostefani. Alla fine degli anni Settanta si formò un triumvirato: Stefano Della Casa, ora critico cinematografico da Marzullo, Angelo Luparia e appunto Silvio Viale. “Io ero addetto alle trattative con la polizia, per via del carattere gioviale e della parlantina. Una volta mi scambiarono per un funzionario e fermai una carica: ‘Fermi tutti, cosa fate?’. Altre volte finì a botte. Anch’io ho fatto le mie sciocchezze”. Sciocchezze? “Eccessi ormonali. Errori giovanili. A vent’anni pensi che menare le mani sia lecito, che la soluzione spiccia sia la più giusta”. La pillola abortiva è solo l’ultima battaglia di una guerra trentennale che Viale, medico militante, politico ginecologo, ha condotto prima nelle piazze poi in consiglio comunale: lo spinello libero, il crocefisso vietato, le nozze gay — “avevo la delega per i matrimoni ma non ho mai trovato una coppia omosessuale disposta a farsi sposare da me” —, l’eutanasia (fece approvare una delibera per il diritto alla morte dignitosa). E Storace ( in quel momento ministro della Sanità — ndr) è solo l’ultimo avversario, dopo i cardinali Saldarini e Poletto, il sindaco Castellani di cui come capogruppo dei Verdi fu per otto anni il nemico interno» (Aldo Cazzullo).