Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
VALENTINO
Giuseppe Reggio Calabria 19 dicembre 1945. Politico. Senatore. Di Alleanza nazionale. Sottosegretario alla Giustizia nel
Berlusconi II e III. Accusato di essere la spia dei “furbetti del quartierino” nel governo Berlusconi. «Si era fatto notare nella guerra all’uso delle intercettazioni da parte di Milano, uso che aveva definito “disinvolto”» (Ferruccio Sansa). «L’unico fatto certo è che Stefano Ricucci, fino al 2001, è cliente dello studio di Giuseppe Valentino, avvocato e amico personale di
Gianfranco Fini. Ed è un cliente che, a posteriori, significa guai» (Carlo Bonini)
• «Aveva lasciato la sua Calabria negli anni Settanta, trasferendosi a Roma, dove
poi ha aperto lo studio professionale (è un avvocato cassazionista). An lo ha fatto eleggere al Senato, nel collegio di
Civitavecchia. Poi, però, Gianfranco Fini ha deciso di dirottarlo su Reggio, e alle politiche gli ha
assegnato il collegio di Sbarre. Sbarre è “sacra” per An come per gli ex pci continua ad essere Bologna. è il quartiere di Ciccio Franco, il capopopolo della rivolta di Reggio nel 70. A
Valentino, An ha consegnato quel collegio elettorale che lo ha eletto deputato
nel 2001» (Guido Ruotolo).