Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
TUTINO
Marco Milano 1954. Compositore. Tra le sue opere: Pinocchio, Cyrano, Le vite immaginarie, Federico II, Il gatto con gli stivali, La Lupa • «Il pierino della lirica» (Giuseppina Manin) • «Un tempo marchiato a fuoco con l’appellativo di neoromantico solo perché non faceva musica atonale in voga nelle sale da concerto tra gli anni Settanta
e Ottanta, è uno dei più prolifici giovani operisti europei» (Francesca Pini) • «La definizione di neoromantico mi ha sempre fatto ridere, perché era un’invenzione giornalistica. Certo, Nono o Stockhausen, senza nulla togliere a
questi intellettuali che stimo, hanno fatto un mestiere diverso dal mio. Non
credo che la storia della musica abbia tratto alcun beneficio dal loro operato,
anzi nessun impulso per il futuro» • «Da sempre, prima ancora che si dedicasse alla musica, è affascinato dal mondo delle fiabe: da quel mondo fantastico che coinvolge i
bambini, una sorta di “manuale esistenziale — osserva — che guida il piccolo uomo nella ricerca di sé”» (Armando Caruso) • «Molti si convincono che un compositore sia chiuso nel suo mondo e ogni tanto
sforni un’opera. Non è così. Scrivere musica è un lavoro come un altro. Mi chiedono di comporre un’opera per ragazzi ed io, da professionista, mi metto al lavoro. Certo, ci si
diverte di più a scrivere per i ragazzi, perché il loro è un mondo libero, incontaminato e il compositore si sente libero di non
prendersi sul serio, di scherzare con la musica. Ad essere seriosi ci si annoia
mortalmente, si diventa egocentrici, si perde il senso della realtà della vita»
• Ha musicato la preghiera recitata da Karol Wojtyla ad Assisi nel 2002: «Il 2 aprile 2005 ero in macchina, accesi la radio e sentii che stavano
trasmettendo il mio brano Canto di pace. Allora compresi che papa Giovanni Paolo II era morto».