Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
TRINCA
Jasmine Roma 24 aprile 1981. Attrice. Nel 2006 vista ne Il caimano di Nanni Moretti • «Bella anche senza un filo di trucco, sorriso che rimette al mondo e mente lucida» (Roberta Bottari) • «È la giovane attrice su cui punta il cinema italiano. Alta, sottile, la pelle di
pesca, una bellezza naturale luminosa come la Bergman, lo stile di una
studentessa di Oxford. Nanni Moretti l’ha scelta per La stanza del figlio, Marco Tullio Giordana l’ha scelta per un ruolo difficile, nella Meglio gioventù, quello di una ragazza con problemi psichiatrici che si esprime con gli occhi.
Uno sguardo che non si dimentica» (Silvia Fumarola) • «Non ho cercato il successo, se Nanni non mi avesse visto quella mattina, non so
dove sarei adesso. È venuto a scuola e mi ha trovato. Non avevo mai pensato di fare l’attrice» • «Al primo incontro Nanni Moretti ha voluto sapere che sport pratica e per chi
vota. “Pallacanestro e Rifondazione Comunista”. Come reagì? “Sulla politica cominciò a bofonchiare, quando parla si mangia le unghie, gioca con l’elastico. L’elastico partì e mi prese in fronte. Mi ha scelto!, mi sono detta. In realtà dovevano passare molti mesi. Eravamo in 2500, fecero provini anche nei licei
fuori Roma. Mi ha fatto penare. “Siete sempre meno”, mi diceva. Nanni può essere sadico: “Siete rimaste in tre”. Più tardi: “Devo scegliere tra te e un’altra”. Un giorno mi chiama con una voce da funerale, io dico tra me, “va bene, dammi la mazzata”. E lui: “Ci terrei che facessi il mio film”. Ti mette alla prova come persona, deve avere fiducia”» (Valerio Cappelli)
• «Coltivo l’inquietudine, ho tanti pensieri, un approccio diretto con la vita. Non conosco
la leggerezza. Non sono una musona ma mi piace stare da sola, amo leggere,
stare a casa. Non sono una patita dello shopping. Ho questa faccia borghese, lo
so, ma i miei sono proletari. Nonna ha il banco del pesce a Testaccio, È bella, alta e forte come un albero. Vivo con lei e mia madre, che È molto giovane. Sono cresciuta senza papà, È morto quando ero piccola»
• «All’inizio ero solo la ragazzina dalle guance rosa, alle prese con il debutto nel
mondo del cinema e a cui, proprio per questo, si poteva anche perdonare
qualcosa. Ma ora È tutto diverso: più cresco, più divento consapevole, più mi sento inadeguata».