Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
TREVISAN
Vitaliano Sandrigo (Vicenza) 1960. Scrittore. Tra i suoi libri I quindicimila passi (Einaudi, 2002) • «Sono stato operaio, muratore, lattoniere, babysitter. Se c’è la cosiddetta ispirazione, mi siedo e aspetto che passi. Si dà il meglio di sé quando si è vuoti, è il momento ideale per essere un buon conduttore. è una cosa che ho capito quando di mestiere pulivo le fogne. è quando fai bene delle cose che non ti piacciono che ricavi molto sia per te che
per gli altri. Mi piace l’idea di scrivere prima e dopo, non durante. Non è un lavoro, ma un’attività pesante. Da piccolo ero un piromane e torturavo gli animali. Sono mie
caratteristiche, le ho avute, forse le ho ancora anche se adesso non sono più esplicitamente violento» (da un’intervista di Gigi Riva)
• Attore, protagonista di Primo amore di Matteo Garrone: «Avevo due modelli in testa. L’Alain Delon di Le samurai, che per tutto il film non dice e non fa quasi nulla. E Clint Eastwood, il
quale, come noto, ha due espressioni: col cappello e senza cappello. Io il
cappello non ce l’avevo. Poi per la camminata mi sono ispirato a Cary Grant. Credo che la
recitazione nel cinema sia fare il meno possibile. Più sei neutro, più il regista ha spazio per esprimersi, perché il film è suo...».