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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

TORRINI

Cinzia Th Firenze 1954. Regista. Celebre soprattutto per Elisa di Rivombrosa • «L’estate che le cambia la vita è quella dei 19 anni: “Il primo vero viaggio da sola: sono andata in Egitto, un’esperienza straordinaria che mi ha riempito gli occhi e l’anima. Naturalmente ho scattato un sacco di fotografie per cercare di catturare
lo spirito di quei giorni, ma appena tornata a casa ho visto che le foto non
restituivano la realtà. è stato allora che ho incominciato a pensare al cinema”. Si iscrive così all’Accademia di Cinematografia di Monaco di Baviera. “Perché la Germania? Intanto il Centro Sperimentale a Roma era chiuso, ma soprattutto i
miei non volevano che mi dedicassi al cinema, volevano la laurea e una
professione seria: ho aggirato l’opposizione assicurando loro che, comunque andasse, avrei imparato il tedesco.
Era una scorciatoia che aveva già funzionato negli anni del liceo, prima del famoso viaggio in Egitto, quando per
sfuggire alla spiaggia di Viareggio passavo luglio e agosto all’estero a studiare l’inglese o il tedesco. Loro avevano una paura folle, poveretti, ma in mio aiuto — se così si può dire — è venuto l’incontro sotto casa con un maniaco sessuale. Hanno dovuto ammettere che i
pericoli sono ovunque”» (Raffaella Silipo)
• «Arrivai a Torino nell’inverno del 2001 per i sopralluoghi di Elisa, che allora si chiamava Pamela (come il romanzo di Samuel Richardson al quale la storia liberamente si ispira — ndr) e doveva essere ambientata in Inghilterra. Così andai a Torino a cercare l’Inghilterra. Scoprii i castelli, le dimore storiche, i borghi, i laghi, le
piazze, i lampioni, i tetti, la nebbia. Tutto molto romantico. Sarebbe andato
benissimo anche se la storia fosse rimasta inglese. Insistetti con Mediaset
perché la storia diventasse italiana, avrebbe coinvolto di più il pubblico. Dovevamo rispettare l’epoca e alcune condizioni narrative. Ci dovevano essere il Settecento, una
cameriera, un re e una congiura. E visto che eravamo qui, e che qui c’era la corte e c’erano i castelli e c’era l’atmosfera? Ci mettemmo a tavolino, io e lo story editor Piero Bodrato, che tra l’altro è torinese, e con l’aiuto di uno storico inventammo la versione italiana di Pamela. Ho intuito che
sarebbe diventato un virus quando hanno cominciato a circolare i primi
premontati e vedevo le segretarie formare dei piccoli gruppi di ascolto nella
pausa pranzo, con il panino in mano. Lì ho capito cosa sarebbe successo» (da un’intervista di Clara Caroli)
• Piccolissima (1,50) a un certo punto si è fidanzata con Ralph Palka (1,83) • Cristina Surbera, capo pittore delle prime due serie di Elisa di Rivombrosa dice che prima delle riprese la regista Cinzia Th Torrini chiama attorno a sé attori, macchinisti e attrezzisti per far fare loro esercizi di yoga.