Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
TORO Achille Napoli 1942. Magistrato. Dal 2006 capo di gabinetto del ministero dei Trasporti. Procuratore aggiunto a Roma («ha passato ai raggi X il crac della Cirio»)
TORO Achille Napoli 1942. Magistrato. Dal 2006 capo di gabinetto del ministero dei Trasporti. Procuratore aggiunto a Roma («ha passato ai raggi X il crac della Cirio»). Ex presidente di Unicost (Unità per la Costituzione, la corrente moderata delle toghe). È stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Perugia per presunta rivelazione di segreti, in una costola dell’inchiesta sulla scalata alla Bnl tentata da Unipol • «Entra in magistratura alla fine degli anni Sessanta. Fa il pretore per cinque anni, poi È chiamato all’ufficio legislativo del ministero della Giustizia. Ci resta per cinque anni. Quando Tommaso Morlino È nominato ministro della Giustizia, negli anni del pentapartito e della Dc ben salda al governo, lui ne diventa vicecapo di gabinetto. Contro lo scetticismo dei teorici del diritto, “inventa” l’ufficio Automazione e l’ufficio Bilancio del ministero. È il 79. Un giorno Morlino gli mette in mano la relazione del governatore della Banca d’Italia. Il giovane Achille la guarda e chiede: “E che ci devo fare?”. La risposta È una frase da allora mai dimenticata: “Achi’, se non capisci di economia, non capirai mai quello che succede in Italia”. A metà degli anni Ottanta Toro torna in trincea, nei gironi infernali del tribunale civile di Roma. Nell’87 conquista i titoli delle cronache con una sentenza definita “rivoluzionaria”: in una causa di separazione Toro decide l’affidamento alternato dei figli e stabilisce che questi restino a vivere in una sola casa, mentre papà e mamma, a turno, stanno fuori. “Un bambino non vive di sola mamma e io penso a lui” spiega. Nell’89, quando l’Italia cambia codici e procedure, lui lascia la presidenza della Prima sezione del tribunale civile della capitale e ricomincia da capo: pm presso le ex procure circondariali. Si ritrova 250 mila fascicoli di reati finanziari, falsi e truffe altrimenti destinati al macero. Lui li prende, crea il pool ricettazione e falso e li risolve in due-tre anni» (Claudia Fusani).