Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

TORO Achille Napoli 1942. Magistrato. Dal 2006 capo di gabinetto del ministero dei Trasporti. Procuratore aggiunto a Roma («ha passato ai raggi X il crac della Cirio»)

TORO Achille Napoli 1942. Magistrato. Dal 2006 capo di gabinetto del ministero dei Trasporti. Procuratore aggiunto a Roma («ha passato ai raggi X il crac della Cirio»). Ex presidente di Unicost (Unità per la Costituzione, la corrente moderata delle toghe). È stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Perugia per presunta rivelazione di segreti, in una costola dell’inchiesta sulla scalata alla Bnl tentata da Unipol • «Entra in magistratura alla fine degli anni Sessanta. Fa il pretore per cinque anni, poi È chiamato all’ufficio legislativo del ministero della Giustizia. Ci resta per cinque anni. Quando Tommaso Morlino È nominato ministro della Giustizia, negli anni del pentapartito e della Dc ben salda al governo, lui ne diventa vicecapo di gabinetto. Contro lo scetticismo dei teorici del diritto, “inventa” l’ufficio Automazione e l’ufficio Bilancio del ministero. È il 79. Un giorno Morlino gli mette in mano la relazione del governatore della Banca d’Italia. Il giovane Achille la guarda e chiede: “E che ci devo fare?”. La risposta È una frase da allora mai dimenticata: “Achi’, se non capisci di economia, non capirai mai quello che succede in Italia”. A metà degli anni Ottanta Toro torna in trincea, nei gironi infernali del tribunale civile di Roma. Nell’87 conquista i titoli delle cronache con una sentenza definita “rivoluzionaria”: in una causa di separazione Toro decide l’affidamento alternato dei figli e stabilisce che questi restino a vivere in una sola casa, mentre papà e mamma, a turno, stanno fuori. “Un bambino non vive di sola mamma e io penso a lui” spiega. Nell’89, quando l’Italia cambia codici e procedure, lui lascia la presidenza della Prima sezione del tribunale civile della capitale e ricomincia da capo: pm presso le ex procure circondariali. Si ritrova 250 mila fascicoli di reati finanziari, falsi e truffe altrimenti destinati al macero. Lui li prende, crea il pool ricettazione e falso e li risolve in due-tre anni» (Claudia Fusani).