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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

TESAURO

Giuseppe Napoli 15 novembre 1942. Giudice della Corte Costituzionale (dal 2005) • «Un napoletano affabile ma tosto, che si è sempre tenuto a debita distanza dalla politica e che si è fatto una lunga lista di nemici negli anni in cui ha presieduto l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (98-2005). Laureato a Napoli nel 64, ha
proseguito i suoi studi in Germania, al Max Planck Institut di Heidelberg (tra
l’altro condivide con il Presidente Ciampi una passione per la cultura tedesca). è considerato uno dei massimi esperti italiani di diritto comunitario, e la sua
lunga carriera universitaria lo ha portato ad insegnare a Napoli, Messina,
Catania e infine a Roma, dove, dall’82, è titolare della cattedra di Diritto internazionale alla Sapienza. Viene chiamato
alla ribalta nel 98, quando Romano Prodi, su indicazione di Ciampi, allora
superministro dell’Economia, lo nomina presidente dell’Antitrust. Ed è in quella carica, che occuperà fino al marzo del 2005, che Tesauro acquisterà la fama di uomo integro, severo, inflessibile, ma sempre nell’interesse delle istituzioni. Ha inflitto multe pesantissime contro grandi
aziende che hanno violato la legge sulla concorrenza, spiegando che i
comportamenti cambiano solo quando vai a toccare i portafogli. Fece scalpore la
mega-multa di 700 milioni inflitta a Telecom (poi annullata dal Tar). Marco
Tronchetti Provera, che come tanti altri leader aziendali aveva rapporti non
facili con Tesauro, lo accusava di essere “poco flessibile e poco incline al dialogo”. Durante gli anni all’Antitrust è stato applaudito soprattutto dal centro sinistra. Ma tutti, a destra e a
sinistra, gli riconoscono di essere stato un presidente indipendente, che ha
dato prestigio e autorevolezza all’istituzione che ha guidato per quasi sette anni» (Andrea di Robilant).