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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

TERRIN

Alessandro Dolo (Venezia) 11 luglio 1985. Nuotatore. Medaglia d’oro (ex aequo con l’ucraino Lisogor) dei 50 rana agli europei 2006. Primatista italiano della stessa
distanza (27”48 il 5 agosto 2006 a Budapest) • «Finanziere dal fisico debordante che, per fare “seriamente” il nuotatore, ha dovuto vincere la sua personale battaglia contro la bilancia. “Eh sì, qualche anno fa avevo grossi problemi, non avevo muscoli ma tutto grasso. E
non accadeva perché mangiassi male: semplicemente mangiavo sempre qualunque cosa, dagli stuzzichini
ai tramezzini. Qualunque cosa, ingoiavo tutto come fossero aperitivi”. Non lo aiutava certo il fatto che mamma fosse titolare di un negozio d’alimentari a Camponogara e, infine, non è che facesse una vita regolare, “no, onestamente proprio no”. Alto quasi due metri, andava in giro con delle basettone che ne facevano un
personaggio atipico. “Matto perso, le cose stavano così”. Grazie comunque al fisico esuberante il giovane Terrin si toglieva le sue
brave soddisfazioni, dentro e fuori dall’acqua, “protetto anche dagli agi familiari, che aiutavano a filtrare i problemi”. Chiacchierone, carino ed estroverso, il gigante ranista ha incrociato i suoi
primi ostacoli man mano che il livello del gioco-nuoto s’è innalzato. E lì non s’è divertito più. “Anzi, tutto ha cominciato ad essere noioso, molto seccante”. Altra botta, l’esclusione dalle Olimpiadi di Atene, “dove non sono riuscito a qualificarmi”. Il talento incompiuto che si perde, che comincia a convincersi “che il nuoto non faceva più per me”. Fortunatamente lascia decantare il momento, ed ha l’intuizione: “cambiare aria”. Incontra Andrea Palloni, il tecnico emergente (insieme a Claudio Rossetto)
delle piscine italiane e, convinto dal suo discorsetto, accetta di scendere a
Roma. “I primi mesi sono stati terribili, Andrea mi ha messo una serie di paletti. Che
distruzione”. Però i primi effetti si vedono: i chili che cominciano a scomparire, il cronometro
che dà tempi dignitosi ed accettabili» (Paolo Rossi).