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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

TEODORI

Massimo Forcenelle Marche (Ascoli Piceno) 9 settembre 1938. Storico. Esperto di Stati
Uniti d’America • «Radicale doc, superlaico, combattente di tante battaglie della commissione P2,
diventato compagno di strada di Silvio Berlusconi» (Claudio Sabelli Fioretti) • «Ero un ragazzo molto precoce. Mio nonno è stato deputato liberale fino al fascismo, mio padre è finito in carcere per antifascismo. Io avevo interessi civili e politici fin da
ragazzo. Ero un organizzatore, un agitatore, un creatore di circoli e
circoletti, sempre in antagonismo con le parrocchie e con i comunisti. Mi sono
scontrato con il vescovo quando avevo 15 anni. Andavo spesso in Inghilterra
dove c’erano Bertrand Russell e i primi movimenti antinucleari. Sono entrato a gamba
tesa nella politica universitaria romana, ero il pilastro della sinistra non
comunista. Organizzai le occupazioni degli studenti di Architettura, nei primi
anni Sessanta. Insieme a Pannella, Spadaccia e Mellini rifondai il partito
radicale. Poi nel 66 partii per gli Stati Uniti e diventai amico di tutti i
leader dei movimenti della sinistra libertaria. Scrissi una storia della
sinistra americana che divenne un best seller. Mi dettero perfino 20 mila
dollari in anticipo. Quando tornai, con Pannella cominciammo a risollevare
bandiere cui nessuno credeva più, il divorzio, l’anticlericalismo, i diritti delle donne, la liberalizzazione delle droghe. Nel
70 ho avuto un gravissimo incidente sulla mia Trumph. Quattro anni di ospedale,
tre operazioni, una gamba ricostruita, il rischio dell’amputazione. Poi morì mio padre. Decisi di sposarmi e avere un figlio. Le mie donne? Dacia Maraini:
avevo venti anni. Fu molto importante per entrambi. Lei scrisse un libro sulla
nostra storia,
Il treno per Helsinki (Rizzoli). Poi sono stato con Barbara Spinelli quando lei aveva diciotto anni.
Ci lasciammo quando partii per gli Stati Uniti. Ero l’intellettuale dei radicali, aggregavo persone come Angelo Panebianco ed Ernesto
Galli della Loggia. Nel 79 fui eletto deputato. E inventai tante battaglie,
anche fuori dalle cose che faceva Pannella. Lui si dedicava alla fame nel
mondo, io creai la commissione Sindona. Poi entrai nella commissione P2. Mi ci
dedicai con lo spirito di chi non rispetta nessuno, democristiani o socialisti
o comunisti».