Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
TAVAROLI
Giuliano Albenga (Savona) 19 giugno 1959. Dirigente. Capo della security Telecom, si è dimesso nel maggio 2006 in seguito alle indagini (associazione a delinquere)
sulla schedatura illegale dell’intera classe dirigente del paese • Ex carabiniere «ha gestito per anni un grande potere grazie a una rete di relazioni nata proprio
nelle caserme dell’Arma, quando era solo un maresciallo. Al comando di via Moscova il generale
Dalla Chiesa guidava la riscossa dello Stato contro le Br. è all’Italtel, quando l’azienda è sotto ferreo controllo socialista, e in questo ambiente si lega tra gli altri a
Roberto Arlati, altro ex carabiniere, che nel 92 verrà arrestato dal pool come postino delle tangenti di Bettino Craxi. Dall’Italtel, Tavaroli passa alla Pirelli, dove diventa capo della sicurezza. L’ingresso in Telecom è il risultato di una spy story che vede protagonista un altro vecchio amico di
Tavaroli, Emanuele Cipriani, titolare dell’agenzia investigativa Polis d’Istinto. Un rapporto solido, costruito sull’amicizia. Tavaroli e Cipriani si conoscono da ragazzi ad Albenga (Savona), la
cittadina ligure dove il primo è nato. E come gli “amici del muretto” crescono dividendo fortune ed esperienze. Nel 2001, quando l’ex monopolio telefonico viene acquistato dalla Pirelli di Tronchetti Provera, il
nuovo top manager Enrico Bondi scopre una cimice sull’auto privata. Contemporaneamente Tronchetti riceve pesanti lettere minatorie,
scritte in modo da far pensare che provenissero dai vecchi dirigenti ostili
alla nuova proprietà. Bondi e Tronchetti denunciano tutto alla Procura di Milano e quindi cambiano i
responsabili della sicurezza. è così che arriva Tavaroli» (Paolo Biondani, Guido Olimpio).