Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
STATUTO
Giuseppe Aversa (Caserta) 26 febbraio 1967. Finanziere • Il padre aveva una società di costruzioni. Negli anni Novanta ha comprato la Michele Amari. Da allora non
si è più fermato. Membro del gruppo degli immobiliaristi che, al tempo della guerra
Unipol-Banco di Bilbao, detenevano una quota rilevante della Bnl, ha venduto ad
Unipol con una ricca plusvalenza. A differenza di Ricucci, è rimasto fuori dall’affare Antonveneta e dalle inchieste delle procure • «Raider? Non lo sono, ma non mi offendo. Immobiliarista però no, almeno non con l’accezione negativa che ormai ha questa parola. Non siamo mica i palazzinari del
Duemila!» • «Io mi considero per definizione un capitalista tradizionale. Evocare il “salotto buono” è stato in alcuni casi — come nello scontro Bnl — un’arma di attacco, un modo per rappresentare la controparte fatta tutta di brutti
e sporchi e cattivi. Io non sono in nessun salotto buono e non mi sento escluso
da nessun salotto buono. Lo considero un tema privo di senso. Se si parla delle
istituzioni finanziarie che ci sono in Italia io le rispetto» (da un’intervista di Francesco Manacorda).