Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
STACCIOLI
Mauro Volterra (Pisa) 1937. Scultore • «Esistono due grandi categorie di scultori: quelli che curano l’aspetto plastico e la componente manuale e materica e quelli che, invece,
privilegiano la modulazione spaziale e gli interventi sull’ambiente o il territorio. Mauro Staccioli appartiene al secondo gruppo. Le sue
opere — tanto quelle minori che quelle gigantesche — sono sempre un’appropriazione delle spazialità preesistenti: che possono essere parchi o dirupi, muraglie o boscaglie. In
Staccioli c’è l’assoluta volontà dell’artista di ideare l’opera solo per un determinato ambiente; il che rende in un certo senso “necessaria” e un indiscusso atto di generosità verso se stesso e il mondo: quello di accettare, se ne è il caso, che l’opera sia considerata effimera e transitoria, giacché quello che ne costituisce davvero l’essenzialità e la durevolezza è qualcosa di più che un involucro di cemento. è un’idea che l’ha generata e che non si spegnerà neanche quando la scultura sarà scomparsa» (Gillo Dorfles).