Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

SPOSETTI

Ugo Tolentino (Macerata) 21 gennaio 1947. Politico. Deputato. Dell’Ulivo • «Tesoriere dei Ds. Ex giovanissimo presidente della Provincia di Viterbo,
Sposetti del militante ha l’aria e del militante ha la storia. “Lavoriamo per la Patria!”, ironizza. Capo della segreteria tecnica di Visco al Tesoro. Militante di
antico conio, Sposetti trova i soldi per il partito e per la politica, razzola
le quote degli eletti, tratta con le banche, chiede i rimborsi elettorali,
firma i bilanci. E siccome sa la fatica e il sangue e il sudore, sempre s’incazza quando arriva il compagno con la puzza sotto il naso e quello che
vorrebbe il socialismo a gratis. Sull’Unità ha dato una feroce risposta a Nando Dalla Chiesa che aveva proposto la
riduzione dello stipendio dei parlamentari. Stimola, fece sapere, “populismo e demagogia”. Alla politica — e ai soldi che servono per farla — Sposetti offre il petto. A volte cita fra’ Galdino, a volte dice che si sente come fra’ Galdino, “per consentire anche a chi non ha di partecipare alle scelte, sennò come si forma una classe dirigente?”. Quando i giornali hanno pubblicato le sue telefonate con Giovanni Consorte, c’è rimasto male ma rivendica ancora. Dice che a ferirlo sono stati principalmente
i commenti di Barbara Spinelli ed Eugenio Scalfari. “Su Repubblica ci si è chiesti: perché Consorte telefona al tesoriere dei Ds? Mi ha addolorato il retropensiero che
percepivo mentre leggevo, come se chi fa il mio lavoro dovesse per forza
trattare di cose non trasparenti”. Quelle intercettazioni, ammette, sono state “la cosa che più mi ha infastidito in questi anni, sono anche un garantista vecchia maniera”, e un po’ trattiene la ferocia verso qualche ipocrisia dalle sue parti, “con chi dovrebbe parlare, il tesoriere di un partito, con quelli sotto i ponti?”» (Il Foglio).