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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

SPENCER

Bud (Carlo Pedersoli) Napoli 31 ottobre 1929. Attore. Noto soprattutto per il lavoro
in coppia con Terence Hill. Tra i suoi film più famosi: Lo chiamavano Trinità… (70), … Continuavano a chiamarlo Trinità (71), … Più forte, ragazzi (72), Anche gli angeli mangiano i fagioli (73), Piedone lo sbirro (73), … Altrimenti ci arrabbiamo (74), Piedone a Hong Kong (75), Due superpiedi quasi piatti (77), Lo chiamavano Bulldozer (78), Pari e dispari (78), Piedone l’africano (78), Io sto con gli ippopotami (79) • È stato un nuotatore di livello internazionale: «Nel 49 vince il campionato italiano di nuoto a rana. Nel 50 un’altra vittoria sui 100 stile libero, poi nel 52 È alle Olimpiadi di Helsinki. Intanto partecipa ai suoi primi film come comparsa:
Quo Vadis? e Annibale. Nel 67 È scelto per interpretare il ruolo di un bandito in Dio perdona io no insieme a Pietro Martellanza. Dopo quattro giorni di riprese Martell si rompe
una gamba e Mario Girotti lo sostituisce nel ruolo. Inizia così, quasi per fatalità, la carriera della coppia Bud Spencer e Terence Hill, destinata ad un grande
successo» (Radiocorriere tv) • «Inimitabile nella scazzottata con i cattivi, continua a divertire i ragazzi da
ben quattro generazioni. Gigante buono, sempre pronto a difendere i più deboli» (Annalisa Lualdi) • Bud Spencer, Terence Hill, «un incontro al quale si deve forse il più longevo matrimonio artistico della storia del cinema italiano, probabilmente il
più redditizio. Incassi favolosi nei cinema (Continuavano a chiamarlo Trinità È al quinto posto assoluto nella classifica dei migliori incassi di tutti i tempi
secondo i dati Anica: dopo La vita È bella, L’ultimo tango, Il ciclone e Fuochi d’artificio), audience intramontabili in tv, vendite estere senza paragoni per prodotti in
lingua italiana. Chi ne celebrò il matrimonio? Si chiamava Enzo Barboni, era fratello di Leonida, uno dei
direttori della fotografia che aveva contribuito alle immagini del neorealismo
(In nome della legge e Il cammino della speranza di Germi), e divenne in seguito famoso con lo pseudonimo di E.B. Clucher col
quale firmò la regia dei film di Trinità. A Barboni e a Italo Zingarelli, ex pugile ed ex stuntman, ex produttore di
film peplum, si deve la messa a punto di quella formula di successo che
trasforma lo “spaghetti western” nel “fagioli western”, i legumi che Trinità e Bambino scaraventano avidamente in bocca con il mestolo. Il West barocco di
Sergio Leone si trasforma in uno spettacolo di farsa in movimento che ha
parentele più con le comiche del muto che con John Ford. Non a caso ne sono protagonisti
assoluti due ex atleti: Carlo Pedersoli (che si chiamò Bud Spencer soprattutto per gratitudine nei confronti della sua birra pre
ferita), nuotatore olimpionico a Tokyo e a Melbourne, ex centravanti della
Nazionale di pallanuoto, e Mario Girotti (che si chiamò Terence Hill perché il suo agente trovò che richiamare un autore latino come Terenzio in un nome d’arte fosse un tocco di stile), ex atleta di ginnastica artistica, che fece
controvoglia il suo primo film a 14 anni (Vacanze col gangster, di Dino Risi, del 51). Il primo schianterà un cavallo dopo un giorno di riprese (“Si buttò a terra e si rifiutò di rialzarsi: si chiamava El Cordobez, non me lo scorderò mai”) ma avrà la soddisfazione di ritrovarsi in un film di Olmi nel ruolo di un narratore di
fascino conradiano (in Cantando dietro i paraventi), il secondo lavorerà con Maselli (Gli sbandati), Visconti (Il gattopardo), a fianco di attori come Henry Fonda (Il mio nome È nessuno), o Gene Hackman (La Bandera) e diventerà il prete più popolare della fiction tv (don Matteo). “Terence È venuto a Madrid la sera prima di cominciare Dio perdona io no — in quel periodo tutti i western si giravano in Spagna — e non ricordavamo di esserci mai visti. Lui faceva l’attore da quando era ragazzino, io non lo avevo mai fatto. Lui non mangiava
quasi mai, io mangiavo l’ira di dio ed ero arrivato pure a 160 chili”» (Mario Sesti) • «Dobbiamo moltissimo a stuntmen eccezionali, ma anche alla semplice intuizione
dei nostri personaggi. Io ho capito che il pubblico mi voleva poco
intelligente, ma molto buono. Appena apparivo in scena pensava: “Mo’ guarda che succede”. Era una goduria. In Svezia, per uno dei due Trinità, una ragazza si È messa a ridere e non la smetteva più. L’hanno portata fuori dalla sala» • Ha provato a candidarsi per Forza Italia alle Regionali del 2005 (Lazio), ma non
È stato eletto.