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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

SOLENGHI

Tullio Genova 21 marzo 1948. Attore. Negli ultimi anni attivo soprattutto in teatro (La strana coppia, La bisbetica domata) • Studi alla Scuola di Teatro dello Stabile di Genova, esordio sul palcoscenico
nel 70 con l’opera di Brecht Madre Courage, ha poi lavorato con Giorgio Albertazzi, Tino Buazzelli, Lina Volonghi in opere
di Shakespeare, Goldoni, Molière, Pirandello. Debutto in tv nel 78 col varietà Luna Park, dall’82 al 94 ha lavorato in trio con Anna Marchesini e Massimo Lopez (Fantastico, I promessi sposi ecc.) • Sugli inizi: «Erano gli anni di piombo e con la mia compagna stavamo andando a preparare uno
spettacolo a Genova. Il camion con l’attrezzeria era avanti, io e mio fratello, con una Renault 4 rossa, dietro. Nell’auto c’era altro materiale di scena come due Colt giocattolo appoggiate sul lunotto. Ci
fermammo all’autogrill di Sestri Levante per un caffè e quando tornammo in macchina dieci carabinieri ci circondarono armi in pugno.
Avevano visto le pistole e ci avevano scambiato per terroristi»
• Il Trio era un «miracolo di equilibrio tra struttura narrativa e improvvisazione, tra ambizioni
colte e risate vere. La vena satirica e parodistica del Trio trovava momenti
irresistibili: merito dei testi, ottimamente scritti, e del talento recitativo
dei tre attori. Nessuno era spalla dell’altro. E non c’è stata nessuna sindrome Jerry Lewis-Dean Martin, uno fattosi più comico, l’altro più serio» (Emanuele Pirella) • «Siamo stati i primi ad avere ruoli intercambiabili. Tutti quelli che ci hanno
preceduto, invece, si sposavano col loro personaggio, erano delle maschere.
Cochi e Renato, la Smorfia, lo stesso Paolo Villaggio... Anche Aldo, Giovanni e
Giacomo, che oggi hanno così tanto successo, non fanno altro che riproporre vecchi sketch, anche se in
maniera straordinaria. Noi, invece, siamo stati i primi a trasformare il
cabaret in un teatrino nel quale i personaggi cambiavano via via. Ciononostante
i soliti critici, paludati e barbuti, ci snobbavano. Anche negli anni del
grande successo siamo stati un po’ sottovalutati dagli addetti ai lavori, mentre abbiamo sempre potuto contare
sull’affetto del pubblico. Solo chi aveva la puzza sotto il naso ci considerava
nazionalpopolari, non accorgendosi che il nostro miracolo era proprio quello d’essere nazionalpopolari ma anche colti»
• Sciolto il Trio «ha spaziato in ogni campo: è stato arruolato da Antonio Ricci per Striscia la Berisha, edizione formato Albania di Striscia la notizia, ha duettato con se stesso in teatro in Frankensteinmusical, si è trasformato nell’allucinato mago Otelma di Domenica in, satira del vero Otelma, ha conquistato milioni di consumatori italiani con le
sue gag nel Paradiso Lavazza» (Daniel Jarach).