Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SIRCHIA
Girolamo Milano 14 settembre 1933. Medico. Politico. Ministro della Salute nel Berlusconi
II • «L’uomo che istituì una commissione ministeriale subito ribattezzata “taglia-porzioni”, per stabilire “quante calorie assumere ogni giorno” e per indicare “come portare nelle diete delle mense, così come nei bar e nei ristoranti, alimenti più salutari ma anche in quantità più adatte”. È anche, e soprattutto, l’uomo della legge anti-fumo, la più severa mai concepita da mente italica, e la più inflessibile nell’applicazione (
È entrata pienamente in funzione all’inizio del 2005). Questa storia del fumo È stata un po’ il chiodo fisso. Aveva cominciato con il listare a lutto i pacchetti di
sigarette, apponendovi scritte minacciose, dal secco “Il fumo uccide” all’insinuante “Il fumo può favorire la caduta dei capelli”. Poi aveva inviato una circolare a poliziotti e carabinieri per invitarli a non
fumare in servizio, quindi aveva sollecitato le televisioni pubbliche e private
ad istituire un Comitato di vigilanza “per evitare che film e spettacoli messi in onda promuovano il fumo di sigaretta,
specie nelle trasmissioni dedicate ai giovanissimi”. E infine, aveva impartito urbi et orbi il divieto generalizzato di fumo negli
uffici e nei luoghi pubblici, con sceneggiate pubbliche e drammi privati,
silenziose proteste e rare redenzioni dal tabacco. Quanto a Bacco, Sirchia ha
lanciato una campagna per bandire il consumo di alcol tra i minori. Un’altra l’aveva lanciata contro le merendine. E, per dare un’idea della fama di cui gode, È circolata anche la voce di un decreto che limitasse l’attività sessuale, causa possibile di infarto. Era uno scherzo, naturalmente. Il
volumetto
Pensiamo alla salute È stato invece recapitato direttamente a tutti gli italiani, per spiegar loro
alcuni principi fondamentali: “Per evitare confusione le medicine devono essere conservate in un luogo adatto e
sicuro”; “Imparate ad usare i farmaci solo quando ci sono reali motivi”; “Dedicare più attenzione a come si vive rimane il modo più sicuro per conservarsi in buona salute”» (Fabrizio Rondolino).