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 2011  luglio 06 Mercoledì calendario

SIMONETTO

Matilde La donna che cura l’immagine di Berlusconi • Detta Mity: «Mio padre Marzio e mia madre Enrica erano così innamorati che volevano chiamare i figli con i diminutivi veneti “mi” e “ti”, io e te. Sono figlia unica e così sono sempre stata chiamata Mity. Mio padre era il direttore della pubblicità della Snia Viscosa, quando l’azienda era di proprietà di Franco Marinotti, mamma ballerina alla Scala. Fu papà ad inventare le mostre d’arte a palazzo Grassi, a Venezia, come iniziative promozionali per la Snia, che — attraverso la famiglia Marinotti — ne era proprietaria»
• «Entrata in Fininvest nell’82, il suo primo incarico consisteva nella programmazione dei film sulle varie
reti, “Lavoravo con Carlo Freccero, poi sono diventata addetto-stampa di Fininvest
comunicazioni, e infine ci siamo inventati, insieme al dottore, un ruolo che
non esisteva, imitando gli americani”. All’inizio, racconta, “si trattava di scegliere bene l’ambientazione dei servizi fotografici, di collaborare con la regia e le luci
delle convention e delle riunioni in cui erano coinvolte le telecamere. Un
mestiere tutto da costruire: una regia degli eventi che in Italia non c’era. In tanti, mi prendevano in giro, mi guardavano con sospetto, come fossimo
dei visionari: oggi, invece, l’addetto all’immagine ce l’hanno tutti i partiti, ma proprio tutti. Noi vedevamo in avanti”. È attribuita a lei l’invenzione della calza sulla telecamera per togliere le rughe e le ombre dal
viso del Cavaliere, ma sono anche merito suo gli spot del 94, “la scelta dei colori, il cielo, l’azzurro, sì, al di là delle leggende, se rinascessi farei un corso di regia”» (Barbara Palombelli).