Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SIGLIENTI
Sergio Sassari 19 maggio 1926. Banchiere. Suo padre Stefano è stato presidente dell’Imi e di Assobancaria. Nell’87 è diventato amministratore delegato della Comit, nella quale era entrato nel 51.
Per sei anni, dal 61 al 67, è stato al Fondo monetario e alla Banca internazionale per la ricostruzione e lo
sviluppo. Nel 94, dopo il traumatico addio alla Comit privatizzata (a cui
dedicherà il libro Una privatizzazione molto privata, Mondadori, 96), va ai vertici dell’Ina, lasciati dopo l’Opa delle Generali • «Mia mamma, Ines Berlinguer, era sorella di Mario, padre di Enrico e Giovanni
Berlinguer. Fra noi tre, una differenza di due e quattro anni. Io sono nato nel
26, Giovanni nel 24, Enrico era del 22. Ma, oltre che parenti stretti, c’è stato un rapporto familiare stretto perché, quando eravamo adolescenti, vissi a casa loro a lungo. Erano gli anni di
guerra e la mia famiglia era separata, in parte a Roma, in parte a Sassari. E
io andai a vivere con gli zii»
• «Ricordo un episodio simpatico, un giorno d’estate. Quando Enrico si iscrisse al Pci. Mi disse: “mi devi accompagnare in bicicletta, di notte, in un certo posto… Vuoi venire con me?” Naturalmente, come qualsiasi ragazzo curioso, gli dissi di sì. Mi attraeva il mistero. Ma, dopo questa lunga passeggiata in bicicletta, lui
mi portava in canna, come si diceva, arrivammo di fronte a una casa isolata in
campagna e mi disse, senza possibilità di obiezioni: “tu, aspettami qui!” Tentai invano di ribellarmi: niente da fare. E così mi ritrovai in mezzo ai prati, in compagnia delle sole cicale. Dalla casa mi
arrivavano canti, risate e il chiasso delle voci... Era una riunione segreta,
di comunisti e simpatizzanti, nel casolare di un floricultore. Finalmente
Enrico tornò e mi mostrò con orgoglio la sua prima tessera di iscrizione al partito comunista, con la
falce e il martello» (da un’intervista di Cesare Lanza)
• «Quando, per oppormi alla fusione tra Comit, Credito Italiano e Banca di Roma,
dissi a un giornale inglese: “There is something to be said for being single”, la cosa fu ripresa da tutta la stampa suscitando le ire di mia moglie e dell’Iri. Allora dipendevamo troppo dall’Iri e, in modo più oscuro, da Mediobanca per osare considerazioni sul sistema in pubblico. Non
avevamo la stessa libertà dei nostri successori» (da un’intervista di Massimo Mucchetti).