Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SEVERINO
Emanuele Brescia 22 giugno 1929. Filosofo. Accademico dei Lincei. Allievo di Bontadini,
fino al 70 ha insegnato all’Università di Milano, attualmente docente di Filosofia teoretica all’Università di Venezia. Primo saggio nel 58: La struttura originaria (La Scuola). Seguiranno: Essenza del nichilismo (Paideia, 72), Destino della necessità (Adelphi, 80), Il declino del capitalismo (Rizzoli, 93), Pensieri sul cristianesimo (Rizzoli, 95) ecc. • «Chirurgo di quel magma terribile che è il Nichilismo (e cioè la consapevolezza che la verità dell’essere sia il nulla)» (Pietrangelo Buttafuoco) • «Mi dico neoparmenideo, per semplificare. In verità, sono l’opposto di Parmenide. In Parmenide, l’Essere è la pura luce, senza considerare i colori. Lui afferma l’eternità della pura luce, mentre il molteplice, il mondo, sono illusione. Io dico che
sono eterni, proprio il mondo e la molteplicità. Quello che unisce me e Parmenide, è l’eternità. Tutto è eterno. Non esiste un passato che sia nulla e attenda di entrare nell’Essere. Questo pieno totale si affaccia progressivamente nella storia. La storia
e il tempo sono il progressivo affacciarsi degli Eterni» (da un’intervista di Giancarlo Perna).