Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SEPE Daniele Napoli 17 aprile 1960. Sassofonista • «Ha iniziato suonando musica tradizionale con gli E Zezi, il gruppo operaio di Pomigliano d’Arco
SEPE Daniele Napoli 17 aprile 1960. Sassofonista • «Ha iniziato suonando musica tradizionale con gli E Zezi, il gruppo operaio di Pomigliano d’Arco. Dopo il diploma in Sassofono al Conservatorio di San Pietro a Maiella ha suonato anche con i cantanti neomelodici, e un giorno ha fondato gli Art Ensemble of Soccavo intrecciando Napoli a Charles Mingus e a Frank Zappa» (Carlo Moretti) • Dopo E Zezi e prima di fondare l’Art Ensemble of Soccavo ha vissuto un lungo periodo da turnista: «È stato un periodo in cui ho lavorato per campare, stavo in miniera ma ho imparato tante cose. Uscivo dal Conservatorio, continuavo a studiare jazz e il sassofono, ma la prima volta che mi hanno chiamato in uno studio di registrazione mi sono ritrovato a suonare due note. Ricordo che tornai a casa piangendo. Solo la fame mi ha convinto a continuare: ho imparato a usare lo strumento per costruire melodie più che per dimostrare la mia bravura. Ho riscoperto musicisti come Gato Barbieri e Garbarek, in cui l’aspetto melodico È prevalente. Perché puoi fare il jazzista ma alla fine ti chiedi: sono nato a Philadelphia o a Pomigliano, e mio nonno ascoltava Frank Sinatra o Roberto Murolo? È questo dubbio che mi ha portato a coniugare la musica afroamericana e la mia tradizione. Ascolto quasi esclusivamente musica classica. Il fatto È che mi piace regalare a chi compra i miei dischi, e magari non ha a casa i dischi di Mahler o Prokofiev, il suono di un fagotto, di un oboe o di una celesta».