Il Catalogo dei viventi 2007, 6 luglio 2011
SCHIFANI
Renato Giuseppe Palermo 11 maggio 1950. Politico. Senatore di Forza Italia • Figlio di una coppia di impiegati. «Era un avvocato siciliano, poco conosciuto nel resto d’Italia, tanto che Filippo Mancuso, la scheggia impazzita del mondo
berlusconiano, lo definì “il principe del recupero crediti”» (Claudio Sabelli Fioretti) • È avvocato: «Mi laureai con 110 e lode. Vinsi un concorso al Banco di Sicilia. Quando entrai
in banca dissi a me stesso: “Da qui devo andare via”. Cominciai a fare pratica legale il pomeriggio e a studiare la notte. Dopo due
anni ero avvocato» • «Nel 94 nacquero i club di Forza Italia, conobbi Gianfranco MiccichÈ che mi propose di occuparmi dei dipartimenti, del reclutamento delle
intellighenzie. Cominciai a girare tutta la Sicilia. Nel 96 venni eletto in
Parlamento» • «Ogni volta che lo vedo in tv penso: non può essere davvero così. Nessuno può essere davvero così... Avrà dei pregi sconosciuti, dei talenti privati, dei lati nobili che solo i suoi
intimi conoscono. Magari sa cucinare una pasta al forno sublime, forse scrive
delicate poesie che solo la modestia gli impedisce di pubblicare, oppure guida
il gommone con una destrezza mai vista. Coltiva le piante grasse come nessuno
al mondo. Oppure eccelle nella conoscenza e nella miscelazione dei tabacchi da
pipa. Solutore più che abile di cruciverba, sciarade e rebus? Grande esperto, spesso consultato
dagli amici, di cravatte e fermacravatte? Accorto eppure vigoroso
massaggiatore, formidabile nel curare le storte e gli indurimenti muscolari?
Riparatore dilettante di orologi a molla? Latinista? Traduttore da lingue
impervie? Ottimo pilota di go-kart rapito dalla passione politica proprio
mentre stava per laurearsi campione regionale? Di certo il senatore Schifani ha
scelto di mortificare se stesso per spirito di servizio. Ma esiste, noi lo
intuiamo, anzi lo sappiamo, uno Schifani segreto, tutt’altro uomo. Un giorno ci si rivelerà per quello che È, e ci consolerà dallo spavento di vederlo così» (Michele Serra).